“Scrivo questa lettera aperta per parlare di una situazione che ormai si sta facendo ridicola”: esordisce così uno studente di Medicina, che lamenta la disorganizzazione del suo corso di laurea per i tirocini.
In molte ex facoltà, l’approccio al mondo del lavoro è fondamentale fin dai primi anni di studio. Tra queste, c’è di sicuro il corso di Medicina e Chirurgia, che prevede per gli studenti la necessità di svolgere tirocinio negli ospedali e di entrare in contatto fin da subito con i pazienti.
Come segnalato da uno studente, all’Università di Catania i tirocini di 300 ore previsti per il quarto anno sono stati stabiliti solo venerdì, in notevole ritardo e a pochi giorni dall’inizio dell’inizio della sessione estiva.
“I tirocini – spiega Michele Capraro – solitamente si svolgono durante le lezioni, sia nel primo che nel secondo semestre. Solo un paio di giorni fa, sono state pubblicate le assegnazioni decise dall’Ateneo. Faremo due settimane, quindi 72 ore su 300 previste, in piena sessione di esame giugno-luglio”.
“Non si pensi che sia un disservizio isolato e legato ad una sola classe del Corso di Laurea – continua lo studente – Recentemente il Quinto e il Sesto Anno sono stati costretti ad autogestirsi le assegnazioni e a cercare in autonomia un reparto ospedaliero disposto ad accoglierli, mentre il Terzo Anno sarà costretto a farlo in piena sessione di esami, sottraendo tempo allo studio”.
Da quest’anno, inoltre, gli aspiranti medici dovranno fare i conti anche col nuovo sistema di calcolo del voto di laurea. La riforma è stata approvata a febbraio e verrà applicata già a partire da luglio 2016: per la prova finale adesso è previsto un massimo di 7 punti, a cui potrebbero essere aggiunti altri punti per attività (Erasmus, progress test, laurea in corso). Lo scopo è uniformare il metodo di calcolo del voto di laurea, in previsioni delle graduatorie nazionali per le specializzazioni mediche.
“Non voglio dar colpe a nessuno – conclude Michele – né ai falsi politicanti, né agli studenti poco inclini a lamentarsi, né agli amministratori poco avvezzi all’amministrazione, ma appare chiaro il sopruso che si sta compiendo a spese del futuro degli Studenti e dei futuri Pazienti di quelli che per colpe di qualcuno rischiano di essere dei pessimi Medici”.
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