5 buoni motivi per cui è meglio prendere appunti con carta e penna

Basta un’occhiata veloce all’interno di un’aula universitaria odierna, per notare immediatamente una sostanziale differenza rispetto alle aule universitarie del passato: notebook, computer, tablet e dispositivi elettronici, hanno prepotentemente spazzato via le classiche “carta e penna”, ormai considerate antidiluviane da molti studenti.

Ma usare le tecnologie moderne per prendere appunti, è davvero così vantaggioso? Proprio questo è diventato l’oggetto di una ricerca scientifica che ha dimostrato l’esatto contrario: chi prende appunti “old style” memorizza prima e ricorda meglio. Ecco perché:

#1 Vado piano perché ho fretta

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Lo studio scientifico ha testato la differenza tra il grado di memorizzazione di chi prende appunti a mano e chi con una tastiera. La ricerca è stata condotta da due professori dell’università di Princeton e della California, i quali hanno poi pubblicato i loro risultati sulla rivista Psychological Science. È emerso che chi prende appunti di pugno, è costretto ad andare più lentamente rispetto a quelli che, divenuti abili con la tastiera, riescono a battere meccanicamente molte più informazioni nello stesso tempo. Ma è proprio la lentezza la pietra miliare di tutti gli altri vantaggi.

#2 Si è costretti a scrivere solo le cose davvero importanti

I tempi più lenti della scrittura, costringono a fare una selezione dei concetti che si ascoltano, cosa che favorisce la comprensione e la sintesi.

Una delle autrici dello studio ha dichiarato “Quando le persone prendono appunti su una tastiera, tendono a provare a scrivere tutto quello che ascoltano” – e ancora – “ Gli studenti che scrivono a mano sono necessariamente più selettivi, dovendo scrivere più lentamente. Il che li costringe a ragionare sul materiale più utile già mentre prendono appunti. Il che equivale a fare una prima elaborazione”.

#3 Si favorisce la memorizzazione immediata

Per produrre la ricerca, sono stati presi due campioni di studenti, uno munito di carta e penna e l’altro di dispositivi elettronici. È stato chiesto loro di seguire dei Ted Talk alla fine dei quali sono stati sottoposti a dei test su quanto sentito.

In prima battuta, entrambi i gruppi hanno dimostrato di ricordare, informazioni, date e fatti allo stesso modo. Passando a domande più articolate su concetti da estrapolare dai video, gli studenti che avevano preso appunti di pugno, hanno dato risposte di gran lunga migliori, avendo avuto modo di riflettere di più e focalizzare meglio i concetti priva di scrivere.

“Anche quando abbiamo detto agli studenti con il computer di scrivere meno, in genere non sono riusciti ad evitare l’istinto di prendere più appunti possibile”, ha aggiunto la ricercatrice. “E più cose scrivevano, peggiori risultati ottenevano nel test immediato”.

#4  È più facile anche ristudiare gli appunti

I ricercatori hanno poi dato a entrambi i gruppi di studenti il tempo di ristudiare gli appunti presi, ipotizzando che in questo caso avrebbero potuto rendere meglio gli studenti che avevano preso appunti con tastiera, avendo a disposizione più informazioni.

Ancora una volta però a trionfare sono stati gli studenti “carta e penna”, riuscendo a memorizzare meglio i concetti. Questi ultimi infatti hanno rintracciato più facilmente nozioni chiave, rispetto agli studenti che hanno dovuto fare lo stesso sullo schermo ci un computer.

#5 Su un bloc notes non compaiono notifiche

Tweet, post, notifiche e messaggi vari che compaiono sui dispositivi elettronici, potrebbero facilmente capitalizzare la nostra attenzione. Ecco perché un bloc notes costituirebbe un valido mezzo per sfuggire al “canto delle sirene” dei social durante le ore di lezione. La massima distrazione in questo caso buttare giù qualche disegnino a margine o azzardare una caricatura dell’insegnate che si ha di fronte.

Simona Lorenzano

Cresciuta ad Agrigento, terra in cui ha respirato la grecità a pieni polmoni, consegue la maturità presso il Liceo Classico Empedocle. La passione per la salute e il benessere la spingono a laurearsi in Infermieristica a Catania. Scrive su Live UniCT sin dal primo anno di università e continua a coltivare il suo amore per la scrittura, la musica e le discipline umanistiche. Per citare Plinio il Vecchio: “Non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga”.

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