Da qualche mese era nell’aria la notizia della chiusura di alcune basi della compagnia di volo lowcost più famosa al mondo. Adesso, pare che tutto cominci a concretizzarsi. Nel biennio 2016/2017 diverse città italiane perderanno diverse rotte.
Andiamo nel dettaglio. Da fine marzo 2016 dall’aeroporto di Perugia verranno sospese le rotte da/per Cagliari e Brindisi e quelle su Barcellona- Girona e Dusseldorf-Weeze. Da Trapani sarà servita Roma Fiumicino e non più Roma Ciampino e dal 2017 con ogni probabilità la Ryanair abbandonerà l’aeroporto di Trapani e Catania per favorire il traffico su Palermo. In Sardegna diverse petizioni popolari non sono riuscite a fermare la decisione della Compagnia Irlandese di non servire più Alghero. Dal 1° novembre Ryanair, poi, lascerà anche Cagliari, con soli tre collegamenti nazionali. Stessa sorte per Pescara dove dal 31 ottobre prossimo non opererà più.
Si tratta di una scelta che per alcuni è solo una strategia di marketing, per il responsabile marketing di Ryanair, John Alborante, invece, queste chiusure sarebbero “il diretto risultato dell’introduzione di ulteriore aumento di 2,5 euro della cosiddetta tassa comunale, che è arrivata a 9 euro per ogni biglietto emesso in partenza da scali italiani. Un livello insostenibile soprattutto quando rapportato alle nostre basse tariffe. Se il Governo rivedesse le proprie decisioni, anche Ryanair sarebbe disposta a riconsiderare alcune recenti decisioni”.
“Ryanair paga già 165 milioni di tassa municipale per il fondo piloti Alitalia”, ha spiegato il chief commercial officer di Ryanair David O’Brien . “Il Governo per raccogliere pochi milioni fa sì che le Regioni perdano centinaia di milioni di spesa turistica”. Con questa decisione, è stato spiegato durante una conferenza stampa, vengono chiuse 16 rotte, persi 800 mila clienti e tagliati 600 posti di lavoro.
Sicuramente ad essere preoccupati sono anche i viaggiatori che avevano trovato nella compagnia irlandese, una buona spalla per viaggi lavorativi e turistici.