Arriva in Sicilia un piano da 1500 assunzioni (senza concorso) per i cosiddetti “ex sportellisti”, personale impiegato in passato per progetti ad hoc e poi non riconfermato.
In base alla norma, che è al vaglio delle commissioni parlamentari dell’Assemblea Regionale Siciliana e che dovrebbe arrivare a fine mese in aula parlamentare, i lavoratori verranno assunti con un contratto a tempo determinato della durata di due anni nei centri per l’impiego dell’assessorato al Lavoro.
Tuttavia, il Cobas – Codir, il sindacato più rappresentativo tra i lavoratori della Regione, non è molto favorevole a queste assunzioni e anzi le ha definite “porcate inaccettabili che svelano il vero volto di una politica falsa e dannosa per la Sicilia”.
Il sindacato infatti, sottolineando come in questo settore operino già 3000 persone, afferma che questa norma sarebbe stata elaborata in vista delle future elezioni nella Regione in modo tale da “mettere le mani sopra questo bacino di lavoratori, appioppando loro il giogo a vita della precarietà.”
“Ovviamente, continua il Cobas-Codir, non si parla di selezioni aperte a tutti i cittadini o allo stesso personale regionale interno dotato dei necessari titoli. Si prevedono invece assunzioni riservate esclusivamente a persone di cui si conosce già nome e cognome, il tutto con la scusa che ‘tanto paga l’Unione Europea’ e che ‘il posto’ sarebbe solo per due anni: insomma, il governo, dopo lo snellimento degli organici, vorrebbe mettere sul groppone della Regione altri 1.500 precari da soggiogare al ricatto politico”.