
Il dottor Ravi Gupta, dell’University College di Londra, ha condotto uno studio su 2000 pazienti africani, affetti dal virus, riscontrando una resistenza al Tenofovir del 60%. Il dottor Gupta ha aggiunto che questa resistenza non riguarda solo l’Africa, dove c’ĆØ una scarsa distribuzione del farmaco, ma anche l’Europa dove la resistenza al Tenofovir ĆØ pari al 20%.
Nel febbraio 2015 il team delĀ Ku Leuven Laboratory for Clinical and Epidemiological VirologyĀ in Belgio, guidato dalla dottoressa Anne-Mieke VandemmeĀ scopre l’esistenza di un ceppo molto più aggressivo,ricombinante di tre diversi ceppi, capace di evolversi entro tre anni dall’infezione, contro i 5-10 anni di media.
A conferma di questi dati lo studio del team svedese dell’UniversitĆ di Lund, guidato dalla dottoressa Angelica Palm, delinea il profilo di un virus dinamico e variabile nel tempo, su cui ancora molto ĆØ da scoprire.
Sul fronte della prevenzione invece, l’ultima innovazione ĆØ costituita dall’anello vaginale, presentatoĀ al CroiĀ (Conference on retrovirus and opportunist infections). L’anello, in silicone, contiene un farmaco antiretrovirale, la dapivarina, che ostacola la replicazione del virus ed ĆØ stato sperimentato nell’Africa subsahariana su un campione di 4500 donne, deteriminando una riduzione delle infezioni tra il 27 e il 31%. L’anello ĆØ risultato più efficace nelle donne meno giovani, ha il vantaggio di permettere alle donne di difendersi dall’infezione in maniera autonoma nel caso in cui il partner non utilizzasse il preservativo ed ĆØ efficace per 5 anni. Ulteriori studi dovranno essere condotti per verificare la relazione tra efficacia dell’anello e vita sessuale delle pazienti.
Fonti: Journal of Infectious Disease Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā EBioMedicine
The Lancet Infectious Disease











