TRASPORTI – Rimborsi previsti se l’autobus è in ritardo

Ancora notizie dal fronte trasporti pubblici: ma, mentre per i servizi ferroviari non erano poi così entusiasmanti, per quelli che riguardano gli autobus urbani lo sono, eccome!

Siete stufi di aspettare l’autobus per ore, magari esposti alle intemperie, con i libri, affamati e stanchi? Non posso annunciarvi un cambiamento radicale, ma ciò che posso dirvi è  che, tra qualche tempo, sarete rimborsati. Già, avete letto bene.

Rimborsi in caso di ritardo, multe salate per i furbetti e videosorveglianza. Ecco cosa prevede la bozza del decreto legge sui servizi pubblici locali (testo unico attuativo della riforma Madia) che si occupa anche di trasporti, che impone una stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di che si muove con i mezzi pubblici. Il diritto al rimborso del biglietti scatta dopo mezz’ora se si tratta di mezzi pubblici cittadini o dopo un’ora se si allarga il raggio a livello locale. A meno che i problemi derivino da scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili. Tutto questo, ferma restando la normativa esistente in materia.
Per quanto riguarda “furbetti ed evasori”, chi non paga il biglietto andrà incontro a multe salate, pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro.
Inoltre le aziende del Tpl (trasporto pubblico locale, ndr) potranno anche affidarsi a soggetti esterni “qualificabili come agenti accertatori“, che, nei limiti del loro servizio, acquistano la qualità di pubblico ufficiale.  Stando alla bozza, è previsto inoltre che il ministero dell’Interno possa mettere a disposizione “agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori” per periodi non superiori ai 3 anni e con copertura dei costi a carico dell’ente che fa la richiesta. Sempre al “fine di assicurare il più efficace contrasto al fenomeno dell’evasione tariffaria” possono essere utilizzate anche “le rilevazioni dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata“. E le registrazioni possono rappresentare “mezzo di prova, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine”.

Anna Fuoti

Pubblicato da
Anna Fuoti

Articoli recenti

Bocciati i fondi per le zone alluvionate del Catanese: scoppia la polemica

La recente decisione dell'Assemblea Regionale Siciliana (Ars) di bocciare un emendamento che avrebbe destinato risorse…

21 Novembre 2024

Dati Ocse sul sistema sanitario italiano: medici anziani, pochi infermieri e stipendi bassi

Il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una situazione critica, evidenziata dal rapporto "Health…

21 Novembre 2024

Black Friday 2024: dove comprare e come funziona

Black Friday 2024: il Black Friday 2024, previsto per venerdì 29 novembre, è l’occasione perfetta…

21 Novembre 2024

Migliori scuole superiori a Catania e provincia: la classifica 2024

Migliori scuole superiori a Catania e provincia: la scelta della scuola superiore rappresenta un momento…

21 Novembre 2024

Eduscopio 2024, carenza di diplomati tecnici e professionali: i settori più in crisi

Secondo i dati forniti da Eduscopio, cresce il tasso di occupazione tra i diplomati tecnici…

21 Novembre 2024

Sicilia, parapendio contro una struttura metallica: un morto e una ferita grave

Un tragico incidente con il parapendio si è verificato nel primo pomeriggio a Milazzo (Messina),…

21 Novembre 2024