Catania sul car sharing fa sul serio. Tra qualche mese sarà attivato il servizio, ormai ampiamente diffuso in molte grandi città, avente lo scopo di ridurre traffico ed inquinamento.
Lunedì prossimo sarà pubblicato un avviso mosso a selezionare uno o più soggetti interessati alla gestione, per un periodo di tre anni, del servizio di car e scooter sharing all’interno del perimetro della città. L’affitto delle auto e moto avverrà semplice e veloce: attraverso un abbonamento, una card e un’applicazione sul proprio smartphone sarà possibile prelevare i veicoli anche sulle strisce blu, utilizzarli e poi lasciarli, pagando il noleggio in proporzione al tempo di utilizzo, senza limitazioni minime.
I costi di carburante e assicurazione saranno compresi nel noleggio dei veicoli, che saranno contrassegnati da loghi appostiti, oltre a quello del comune. I fruitori del servizio potranno entrare liberamente nelle Ztl e saranno inoltre esenti dal pagamento di parcheggi comunali e strisce blu. Il bando, rivolto a soggetti pubblici o privati, imprese individuali, società, consorzi, raggruppamenti temporanei d’impresa , scade il 16 marzo del 2016. La commissione tecnica valuterà le richieste entro trenta giorni e una volta comunicata la selezione il servizio dovrà partire entro 90 giorni.
“Partiremo – ha affermato il sindaco Bianco – in via sperimentale con duecento veicoli, che potranno essere incrementati se il servizio dovesse incontrare il favore dei catanesi e anche dei turisti. Abbiamo stilato un bando senza obbligo di parcheggio di ritorno, una modalità che riteniamo molto utile, e che prevede l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale. Il car sharing contribuirà, con l’entrata in funzione della metropolitana e delle piste ciclabili, a ridurre in maniera considerevole sia il traffico, sia l’inquinamento atmosferico. Comincia a concretizzarsi ciò che avevamo programmato di fare, insomma, durante il convegno nazionale dell’Anci sulla Mobilità sostenibile del giugno dello scorso anno”. Secondo quanto ribadito dal sindaco, ogni 50 auto, una sarà immatricolata per il trasporto di utenti con ridotta mobilità.
“Chi gestirà il servizio – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Rosario D’Agata – dovrà utilizzare veicoli elettrici, ibridi, a metano e gpl o anche alimentati a gasolio e benzina purché non superiori al limite di emissioni euro 5 e pagherà al Comune un canone annuo forfettario di 500 euro per ogni auto e 300 per ogni scooter per l’utilizzo del suolo pubblico e dei servizi comunali. Il parco veicoli dovrà essere periodicamente rinnovato in modo che le vetture siano in linea con gli aggiornamenti tecnologici imposti dalle norme comunitarie”.
“I gestori inoltre – ha sottolineato l’assessore alla Polizia municipale Marco Consoli – dovranno effettuare ogni tre mesi un report al Comando dei Vigili urbani che riporti l’andamento del numero di abbonati, utilizzatori, veicoli disponibili, numero e localizzazione di prelievi e rilasci, durata e percorrenza dei veicoli. Almeno ogni anno, poi, dovranno svolgere anche indagini sul livello di soddisfazione della clientela – tra i parametri efficienza e affidabilità del servizio, pulizia e manutenzione dei veicoli, facilità di reperimento delle vetture, chiarezza sulle tariffe eccetera – comunicandone i risultati al Comune”.
Un sistema informatico di gestione del servizio garantirà al comune il controllo in tempo reale.