È saltato l’esame di abilitazione, mancavano alcune buste. È successo a Messina, dove gli aspiranti medici si sono presentati per sostenere il test di abilitazione. Hanno atteso per circa 6 ore di sostenere la prova, ma dopo sono dovuti tornare a casa a mani vuote.
Mancavano i plichi, erano solo 125, trenta in meno rispetto al numero di iscritti alla prova. È stata la Commissione a rendersi conto dell’insufficienza e, dopo aver ricevuto le dovute indicazioni dal Miur, la prova è stata rinviata. Pietro Navarra, rettore dell’Università di Messina, si è scusato con i candidati ed ha poi chiesto il risarcimento dei danni al Cineca, che si era occupato delle prove.
«Informalmente ci è stato detto che per un errore invece di segnare 155, l’operatore del Cineca nella trascrizione dell’ordine ha segnato 115», ha spiegato direttore generale dell’Ateneo Franco De Domenico su ilcorriere.it. La conferma è arrivata anche da Emilio Ferrari, presidente Cineca: «non ci sono responsabilità a carico dell’Università di Messina, sono in corso verifiche interne al Cineca, verifiche che richiederanno maggiori approfondimenti per la complessità di realizzazione dei test, la loro articolazione in diverse fasi ed il coinvolgimento di diversi soggetti».
Non è la prima volta che il Cineca si rende protagonista di grossolani errori: anche per le prove di ammissioni in professioni sanitarie, sempre a Messina, c’erano stati problemi con le graduatorie definitive.