Oggi il mondo della musica piange per la perdita di un grande artista, innovatore e leggenda del rock.
La notizia giunge dai social ufficiali: a tre giorni dal suo sessantanovesimo compleanno e dopo 18 mesi di lotta contro il cancro, il londinese David Robert Jones ci lascia come sua ultima creazione “Blackstar”, già numero uno nelle classifiche UK e album da cui l’artista ha estratto il singolo “Lazarus” nel cui video Bowie appare come l’amico di Gesù, che avvolto dalle bende risorge dalla morte.
“Davvero addolorato e triste nel dire che è vero. Sarò fuori dalle reti sociali per un po’. Grande affetto a tutti” – con questa frase, accompagnata da una foto di quando era piccolo, il figlio conferma la notizia su Twitter e Facebook. Anche il Primo Ministro britannico David Cameron ha voluto esprimere il suo dolore su Twitter.
Due settimane fa lo stesso Bowie aveva annunciato il ritiro “definitivo e irrevocabile” dai palcoscenici che non frequentava dal 2006. Dal ‘62 ai giorni nostri Bowie è sempre stato in grado di spaziare musicalmente, rinnovandosi e proponendo originalità, contaminando cinquant’anni di suono, dal folk acustico all’elettronica, fino all’hard rock, al soul e al funk.
Come attore il suo successo arrivò nel ’76, quando partecipò come protagonista nel film di fantascienza “L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg”. Per la pellicola, David iniziò anche a comporre alcuni brani strumentali che avrebbero dovuto costituire la colonna sonora del film, ma che invece confluirono nei suoi successivi prodotti discografici.
Bowie era sposato a Imam, modella di successo fino al fatale incontro, e che poi, dopo il matrimonio nel 1992, gli è sempre stata accanto, in una delle unioni più durature dello star-system. Aveva avuto due figli: Duncan Zowie Haywood (nato nel 1971 dal precedente matrimonio con Mary Angela Barnett) e Alexandria Zahra (nata nel 2000), ma considerata sua terza figlia anche Zulekha, nata dal precedente matrimonio di Iman. Nel 2008 è stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, e tra i suoi brani indimenticabili ci sono Life on Mars?, Space Oddity, Starman e Heroes.
Grandi collaborazioni, inoltre, per il camaleonte del rock: nel 1981, ha collaborato con i Queen per registrare una versione quasi sconosciuta e inedita del brano Cool Cat e per la creazione di Under Pressure. La canzone, che inizialmente venne chiamata People on Streets, fu quasi interamente composta dal bassista John Deacon (anche se accreditata ai Queen e Bowie) e verrà inserita nell’album Hot Space del 1982.
Fra le altre collaborazioni del Duca Bianco vi è anche quella con il leader dei Rolling Stones, Mick Jagger. Insieme, nel 1985, a supporto del progetto Live Aid, hanno realizzato una versione della canzone di Martha & the Vandellas Dancing in the Street di cui si ricorda il curioso videoclip. Si dice anche che fra le due rockstar, il legame sia stato più che artistico, e che la celebre canzone Angie, che gli Stones realizzarono nel 1973 in controtendenza col loro stile di sempre, sia ispirata ad Angela Bowie, e indirettamente riferita a un’orgia a quattro fra lei, David, Mick e l’allora sua moglie Bianca Pérez Moreno de Macias.
Incide insieme a Tina Turner il brano Tonight, title track dell’omonimo album del 1984. I due, inoltre, duetteranno insieme durante una data del tour di Tina Turner, il “Private Dancer Tour” del 1985.