Storia di ordinaria tristezza in quel dell’ex Monastero dei Benedettini, oggi sede del dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. I problemi di “disorganizzazione” non sono delle novità, ma gli studenti al momento sono parecchio infuriati.
Le motivazioni sono semplici e si ripetono ogni anno: siamo al 29 dicembre 2015 e ancora non sono usciti i calendari d’esami per l’a.a. 2015/2016. Di solito, la sessione invernale ha inizio fine gennaio-inizi febbraio e, quindi, è chiaro come ad un mese dai presunti esami ancora non si sa nulla.
Non mancano le polemiche da parte degli studenti del DISUM, esausti di non ricevere risposte e non avere garantito nemmeno un calendario a cui fare riferimento. Sia chiaro che non si tratta di un semplice capriccio, non si discute il fatto che gli studenti debbano studiare sempre e non solo in prossimità di un esame, però è anche vero che non tutti gli studenti si limitano soltanto a studiare nella vita. C’è chi si trova fuori Sicilia e deve prenotare un volo in anticipo, chi lavora e deve chiedere un permesso, chi ha una famiglia. E poi ci sono i laureandi, i poveri sventurati le cui scadenze stanno con il fiato sul collo e sanno che bisognerà far incastrare tutto per portare a termine, finalmente, il lungo cammino della laurea.
Il malcontento generale è possibile notarlo dai post che i colleghi scrivono sul gruppo Facebook, Succede ai Benedettini, un gruppo ideato per lo scambio di pensieri relativi al dipartimento in questione.
Una studentessa mette in evidenza il fatto che non solo non si hanno le date degli esami, ma non si potrà nemmeno prenotare perché i piani di studio non sono stati ancora approvati. Ci dice: “è indecente, inaccettabile per un’università comportarsi come una scuola. Dovrebbe tenere conto delle diverse esigenze. C’è che lavora, chi viaggia, chi deve organizzare affari all’estero, chi vorrebbe soltanto sapere quando fare esami e che materie preparare. Manca un mese esatto agli esami, siamo tutti neri di rabbia e nessuno sembra ascoltare, non gliene importa niente di niente. Bisogna denunciare tutto questo”.
Gli studenti alzano la voce per farsi sentire, ma da chi? Gli addetti che lavorano alla stesura dei calendari continuano a dire che stanno lavorando in maniera costante, quindi di chi è la colpa?
Attendiamo, come sempre, sviluppi positivi al riguardo.