Cari architetti, Catania vi chiama!

AAA Architetti Cercasi”, è il concorso di idee per giovani organizzato su scala nazionale da Confcooperative-Federabitazione e presentato nel Palazzo degli Elefanti dall’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo e da Gaetano Mancini, presidente Confcooperative Sicilia, Giovanni Gulino, presidente Federabitazione-Confcooperative Sicilia e il presidente dell’ordine degli architetti di Catania Giuseppe Scannella.

“Catania – ha detto Di Salvo – con Milano, Pescara e Bari è una delle quattro città italiane e l’unica del Sud a farsi promotrice di un progetto di rigenerazione urbana che parte dal basso. Il concorso mira, attraverso la valorizzazione di nuovi talenti, alla riqualificazione di uno spazio della Civita, piazza Pietro Lupo, un’ex palestra di scherma, e dell’ambito urbano caratterizzato da un contesto di particolare rilevanza, con edifici come il vecchio carcere borbonico o, poco più in là, il Teatro Massimo Bellini. Il bando, di imminente pubblicazione sul sito del Comune oltre che su www.architetticercasi.eu, è aperto a tutti ma speriamo che il vincitore possa essere ‘patrimonio’ della nostra città”.

Le buone nuove non finiscono qui: il montepremi complessivo del concorso è di 14.000 euro e di questi 8.000 saranno destinati al primo classificato.
“L’iniziativa – ha ricordato Mancini – è partita dal presidente di Confcooperative Federabitazione Alessandro Maggioni e ci ha subito convinto per tre motivi principali: la forte interazione con il territorio in un’area significativa, l’attenzione per i giovani, su cui vogliamo scommettere, e il messaggio dell’importanza della capacità della cooperazione interistituzionale in un momento di crisi come quello attuale”.

Giovanni Gulino è entrato nel merito dell’iniziativa spiegando che “Per il concorso di progettazione si è puntato sul coinvolgimento di architetti che lavorino in team” e che “L’obiettivo principale è la rigenerazione urbana del centro, tema molto amato dai giovani architetti perché quando iniziano i processi virtuosi si possono estendere a macchia d’olio”.
Scannella si è soffermato sull’indagine di un prestigioso istituto di ricerca internazionale secondo cui le città che in futuro si svilupperanno meglio sono quelle creative e dunque “le famose tre I saranno sostituite dalle tre T, talento tecnologia e tolleranza”. Proprio per questo è necessario bloccare la fuga dei giovani talenti verso “i Paesi concorrenti”.

L’assessore Di Salvo, in chiusura, ha assicurato che il Comune promuoverà altre iniziative “perché – ha detto – sono proprio queste tre T che con l’ordine degli architetti, degli ingegneri e il mondo della cooperazione vogliamo valorizzare”.
Non vi resta che partecipare.

Anna Fuoti

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