
Un primo corteo aveva già riempito le strade giorno 9. Adesso continuano le proteste, gli studenti domani si ritroveranno alle 9.00 in piazza Roma e protesteranno contro La Buona Scuola, la stessa che solo pochi giorni fa ha portato al trasferimento di molti insegnanti nelle regioni settentrionali.
“Si parla di macerie vere, di tetti che crollano, di aule allagate al primo temporale – racconta il Koordinamento AutOrganizzato Studentesco – In tutta Catania e provincia una sola scuola risulta pienamente a norma e sicura. Ogni giorno si è obbligati a fare lezioni in aule fatiscenti, rischiando che crolli un pezzo d’intonaco, una finestra, un pezzo di tetto. La Buona Scuola che si vorrebbe è una scuola pubblica, è una scuola sicura, è una scuola a misura di studente”.
Gli studenti non accettano l’autonomia di cui usufruirà il preside, che potrà scegliere liberamente il corpo docente della scuola. Non sono d’accordo con “un’alternanza scuola-lavoro, come se fosse concepibile e normale che uno studente sia obbligato a lavorare gratis sin da quando va a scuola”.
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