Una carriera non solo dedita all’insegnamento, infatti, anche se dal 1995 è professore ordinario di Filologia romanza presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, è stato anche Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere e Pro-Rettore dell’Università etnea.
Ha rivolto le sue ricerche negli ambiti della letteratura francese medievale, della letteratura italiana delle origini, della teoria della letteratura e della comparatistica. In riferimento al primo ambito, per riferirsi solo ai lavori principali, ha preso in esame la produzione romanzesca ed epica.
Ha curato la riedizione con traduzione de “Le Bel Inconnu“, ha ricostruito in un volume la ricezione del “Floire et Blancheflor” e ha innovato gli studi sull’ “Apollonio di Tiro” proponendo un’interpretazione originale della sua struttura e del suo significato, nonché della sua ricezione in area romanza. Fra i testi epici ha analizzato il “Raoul de Cambrai” e il testo parodico e atipico del “Pèlerinage Charlemagne“.
Ha ricostruito momenti significativi della diffusione della materia arturiana in Italia. Nell’ambito della letteratura italiana delle origini, si è occupato del “Contrasto” di Cielo d’Alcamo, della “Divina Commedia” e del “Filocolo” di Giovanni Boccaccio. Dal 1990 si occupa dei rapporti intercorsi fra Oriente e Occidente nell’ambito della produzione letteraria proponendone una nuova lettura. Negli anni più recenti si è occupato dell’analisi del cronotopo letterario.
Dirige la Collana “Medioevo romanzo e orientale” e i “Quaderni di Medioevo Romanzo e orientale” editi da Rubbettino Editore; è condirettore delle riviste “Le forme e la storia” e “Critica del testo”. È anche Presidente della Società Italiana di Filologia Romanza.
Personalmente, ho avuto l’onore e il piacere di seguire le sue ultime lezioni e di fare esami con lui. Un uomo che ci ha ispirato profondamente, facendoci credere ancora nella cultura. Una cultura vera, sentita, al di là delle critiche e delle speculazioni. Una passione per l’insegnamento che va oltre il proprio dovere di docente, una capacità di comunicazione letteraria attraverso un sapere accessibile a tutti. Amore della parola, amore del discorso, amore della letteratura, amore dello studio dei testi.
Il professore si è anche messo in gioco nel programma “Prima lezione di…” realizzato da Zammù TV e Centro Orientamento e Formazione d’Ateneo per aiutare gli alunni delle scuole medie superiori nel delicato passaggio all’università. Un video in cui dà prime nozioni relative a quest’insegnamento amato/odiato dagli studenti.
Al professore vanno i nostri più sinceri auguri per la sua carriera e una riconoscenza che non si esaurirà mai.
Di seguito il video della “Prima lezione di Filologia”.
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