Moltissimi studenti avevano fatto ricorso contro i test di Medicina e, di questi, 219 sono stati ammessi nel corso dell’Università di Catania. La notizia aveva attirato l’attenzione di tutti e aveva sollevato un polverone, di cui ancora oggi si sentono gli effetti, basti pensare al caso dei docenti arroganti con i ricorsisti.
Sulla scia di questo episodio, anche uno studente aveva tentato il ricorso contro il numero chiuso di Scienze e tecniche psicologiche. E oggi arriva la notizia di un ricorso collettivo contro gli stessi test, su cui lo studente di psicologia era riuscito ad avere la meglio.
Pubblichiamo le dichiarazioni dell’Unione degli universitari di Catania:
Dopo la storica vittoria del 13 febbraio 2015 e la pronuncia del TAR Lazio che dichiarava “illegittimo” il test per l’accesso al corso di studi in Scienze e Tecniche Psicologiche, il nostro Ateneo ha di nuovo chiuso il corso di laurea in scienze e tecniche psicologiche e il 3 settembre quasi duemila studenti hanno dovuto sostenere il test d’accesso.
“È indegno che dopo che il Tar abbia detto che non dovevano mettere il numero chiuso – dichiara Giuseppe Campisi – tale sistema sia riproposto anche con un test a pagamento. Abbiamo deciso come Unione degli Universitari di Catania di lanciare il ricorso collettivo per tutti gli studenti che non sono stati ammessi in ‘Psicologia’–
“Andremo in fondo a questa storia – continua il coordinatore dell’Udu di Catania – e con il ricorso chiederemo anche indietro i soldi pagati per il test con cui ripagheremo le spese processuali. Il diritto allo studio e la Giustizia devono essere aperte anche ai giovani cittadini catanesi. Catania oggi è una città sempre più chiusa dove addirittura Economia, Lingue, Scienze Politiche hanno un test a pagamento per entrare. L’Italia e Catania stanno perdendo i migliori ragazzi che siamo costretti a mandare fuori con gravi disagi per le nostre famiglie”.
Per aderire al ricorso collettivo occorre inviare una email a info.uduct@gmail.com.