LAVORO – «Così sono stato assunto da Google: cercando le parole giuste»

Max Rosett non si sentiva ancora all’altezza di fare domanda per un lavoro presso Google, ma è stato Google a scegliere lui.

Python lambda function list comprehension” sono queste le parole che gli hanno aperto le porte di Google, inteso in questo caso non come motore di ricerca, bensì come datore di lavoro. Max Rosett , laureato in matematica a Yale, stava facendo una ricerca per un progetto informatico condotto per la sua seconda laurea in informatica, ma digitando le suddette parole è accaduto qualcosa di inaspettato. Uno sfondo nero ha risucchiato la pagina e su di esso è comparsa una scritta “Stai parlando la nostra lingua. Sei pronto a una sfida?”. Sotto tre risposte multiple di diversi colori “Voglio giocare”, “No grazie” e “Non mostrare più questo messaggio”.

In un’intervista a “The Hustle”, Rosett ha confessato di aver avuto un attimo di esitazione, prima di accettare. Incredulo e sorpreso alla vista di quanto gli era comparso davanti, il giovane ha ironizzato dicendo: “A questo punto mi aspettavo qualcosa come: ‘Segui il bianconiglio’ ”, in riferimento al noto film Matrix. Si è trovato invece a cimentarsi con una serie di sfide di programmazione da risolvere in 48 ore. I quesiti (comparsi su una schermata di solo testo simile ad un terminale Unix)  riguardavano la conoscenza di algoritmi, del codice Java e niente meno che di quello Python, linguaggio molto amato dal grande colosso e lo stesso della fatale ricerca di Rosett.

Dopo aver svolto tutte le prove a cui Google l’ha sottoposto nel giro di due settimane, finalmente gli sono state richieste le sue informazioni personali. Ha ricevuto due giorni dopo una telefonata dal quartier generale nella quale gli veniva chiesto il curriculum. È stato poi convocato a Mountain View, dove gli hanno chiesto di risolvere altri esercizi su una lavagna. In quindici giorni, dopo aver superato tutte le prove, ha terminato il processo di selezione. In novanta giorni Rosett è stato assunto.

Un caso in cui si premiano abilità e inventiva emerse spontaneamente. È forse il momento di superare i vecchi e artefatti curriculum?

Simona Lorenzano

Cresciuta ad Agrigento, terra in cui ha respirato la grecità a pieni polmoni, consegue la maturità presso il Liceo Classico Empedocle. La passione per la salute e il benessere la spingono a laurearsi in Infermieristica a Catania. Scrive su Live UniCT sin dal primo anno di università e continua a coltivare il suo amore per la scrittura, la musica e le discipline umanistiche. Per citare Plinio il Vecchio: “Non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga”.

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