Ma quello che si chiedono in molti adesso è: che fine farà la società? Le possibilità sono davvero tante in questo momento, in attesa che tutto venga chiarito e vengano stabilite le varie responsabilità. La pena minima, attualmente la meno plausibile, sarebbe quella di una sola penalizzazione in termini di punti nel prossimo campionato. Ma la lega serie B, a detta del suo stesso presidente Abodi, vorrà vederci chiaro sin da subito ed i colpevoli verranno puniti secondo la giustizia sportiva. Si profila dunque una retrocessione di una o due serie e, nei casi peggiori, la radiazione o il fallimento.
Possibile fallimento dettato anche dalla condizione contrattuale dei giocatori della società che si trovano ingabbiati in questa situazione, dato che nessun dirigente etneo potrà operare nel mercato se prima non verrà fatta chiarezza. Comproprietà, prestiti, riscatti che probabilmente saranno dati in mano ad un commissario giudiziario pro tempore che ne gestirà le sorti. Il fallimento che si andrebbe a profilare, porterebbe i giocatori ad essere svincolati con la possibilità di accasarsi in altri lidi.
Secondo quanto emerso dalle indagini però, nessun calciatore etneo sembrerebbe coinvolto nel filone in quanto la società etnea comprava le partite, lasciando all’oscuro i suoi tesserati. Saranno sicuramente coinvolti invece giocatori di altre società come il Latina, il Trapani, il Varese ed il Livorno che a questo punto rischiano anch’esse di finire nella baraonda generale.
I massimi dirigenti, posti agli arresti domiciliari stamane, saranno inibiti dalla Federazione sportiva da un minimo di tre fino a nove anni, oltre a dover pagare multe e plausibilmente scontare degli anni di carcere.
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