«Questa fotografia è stata scattata in Sicilia e fa parte di un progetto che si concentra sulla vita sulle spiagge siciliane durante gli affollati mesi estivi. Il progetto è partito nel 2013 e nel 2014 – dopo aver acquistato un nuovo cellulare – ho scattato alcune nuove immagini con il telefono. Lo scatto risale alla fine di luglio 2014. Vedere scene simili non è insolito, dal momento che la gente passa l’intera giornata in spiaggia e tutte le attività abituali – come il gioco, i pasti, il riposo, e così via – vengono svolte all’aperto. Si vedono persone di ogni genere ed è un piacere poter contemplare così tanta gente rilassarsi e, al tempo stesso, godersi il sole».
Con queste parole Turi Calafato, fotografo siciliano, descrive lo scatto con il quale ha vinto il primo contest dedicato alla categoria Mobile Phone dei Sony World Photography Awards, uno dei concorsi di fotografia più prestigiosi al mondo.
Erano ben 10.200 le fotografie in concorso. Il secondo posto è andato all’ungherese Janos M Schmidt con una fotografia scattata in una stazione ferroviaria a Budapest e il terzo all’iraniano Ako Salemi, con l’immagine scattata dall’altro di un ragazzo e una capra. I vincitori delle tre categorie riservate ai ragazzi con meno di 20 anni sono stati: per la Cultura la portoghese Beatriz Mota da Rocha, per la categoria Ambiente il malese Yong Lin Tan e per i Ritratti il britannico Stephanie Anjo, di 14 anni.
Turi Calafato è di origini catanesi. I suoi studi lo hanno avviato alla professione di farmacista, ma ben presto la sua passione lo ha spinto a togliersi il camice bianco e a prendere tra le mani una macchina fotografica. Osservare il mondo, esplorarlo e fotografarlo sembrano essere le tre ragioni che lo hanno guidato nei suoi reportage. Attualmente è un fotografo freelance e i suoi scatti hanno raggiunto le gallerie dell’Italia, di Londra, di New York e dell’Atlanta. Il premio ricevuto negli scorsi giorni non è l’unico, infatti ha vinto anche il terzo posto nella categoria Daily Life dell’ultima edizione del World Press Photo, per la serie Behind a window blind.
La fotografia con cui ha vinto il contest appartiene al progetto A day on the beach ed è il simbolo del rapporto indissolubile che lo lega Sicilia.
Turi Calafato viaggia, ma come ogni buon siciliano è spinto da una duplice forza centripeta e centrifuga che gli permette, attraverso un “click”, di portare con sé e di condividere nel mondo la Sicilia con i suoi colori e il suo calore estivo. Ogni viaggio è un ritorno. Si allontana dalla Sicilia per tornarvi con un piccolo pezzo di mondo da collocare negli spazi immensi della nostra Isola.
Le sue fotografie sono descrizioni di colori, di suoni, di gesti, di mare, di ombrelloni e di “freschezza”. Ma soprattutto sono il simbolo del “tipo” siciliano, delle famiglie che al mattino vanno al mare e sotto un ombrellone trascorrono le giornate piene di vita e di sole. È questo che la Sicilia riesce a realizzare: rapire gli uomini con gli scatti di un occhio attento e in grado di fare della Sicilia il mondo e del mondo la Sicilia. Quest’ultima affermazione nasce dalla notizia dell’amore del fotografo nei confronti dell’Oriente. Ama un altro posto del mondo, ma rimane nella sua Sicilia, perché questa “potrebbe diventare un nuovo punto d’incontro culturale e artistico del Mediterraneo”.