Una notizia che arriva come un fulmine a ciel sereno quella delle dimissioni da parte dell’Assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino, a seguito della querelle venutasi a creare dopo la morte della neonata morta in ambulanza a Catania, a causa del mancato posto di accoglienza in ospedale dopo una crisi respiratoria post-parto.
“Le parole del ministro Lorenzin sono state particolarmente dure e io ritengo che non ci siano più gli elementi minimi perché io possa proseguire il mio mandato, ecco perché annuncio le mie dimissioni” ha dichiarato l’assessore Lucia Borsellino ad Adnkronos. “Ho già fatto presente questa mia posizione al Presidente Crocetta. Nei prossimi giorni rassegnerò le mie dimissioni. Contribuirò anche da dipendente dell’Assessorato Sanità all’accertamento della verità sul caso della piccola Nicole. Non voglio aggiungere altro”.
Contro l’assessore si erano schierati contro anche il Movimento 5 Stelle, il Codacons e la Fp Cgil.
“La bambina è nata in una clinica di Catania – ha dichiarato il procuratore di Catania Giovanni Salvi – e si sono subito individuate delle insufficienze respiratorie e noi su questo ovviamente investigheremo“. D’altro canto, la casa di cura Gibiino di Catania dove è nata la piccola Nicole respinge, attraverso una nota, ogni illazione e congettura nei confronti del proprio operato: “Dagli esami autoptici emergerà che il decesso è stato causato da fattori che esulano dall’attività dei medici della struttura, che hanno fatto di tutto per salvare la vita alla neonata utilizzando cannule e sondini immediatamente dopo la nascita“.