Il Rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, risponde alla dichiarazione dei professori Elia e Iachello in cui denunciavano la loro presunta censura:
In merito alla pubblica dichiarazione dei professori Elia e Iachello, circa la presunta censura di un loro intervento, preciso che il Consiglio d’Amministrazione è un organo dotato di un ben preciso regolamento che il Rettore, nella qualità di Presidente dello stesso Consiglio, è tenuto a far rispettare. La loro richiesta di inserire una dichiarazione a verbale era, oltre che del tutto irrituale se non inedita, soprattutto irricevibile perché effettuata nel corso del punto “Comunicazioni del Rettore” che non prevede interventi se non quello del Rettore stesso.
Nella fattispecie – relativamente all’inserimento dell’argomento “nota dott. Maggio” tra quelli in discussione nella seduta del 30 gennaio u.s. – dopo aver preso atto della richiesta firmata dai consiglieri Iachello, Toscano ed Elia, ho ritenuto indispensabile acquisire preliminarmente una valutazione dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato. In base a tale parere tecnico ne ho motivato il mancato accoglimento in apertura di seduta: “in quanto, non sussistendo ragioni fondate per le pretese avanzate dal dott. Maggio, non è possibile proporre al Consiglio di Amministrazione una discussione in contraddizione con le pregresse iniziative giudiziarie”.
Non c’è dunque alcuna intenzione di impedire ai consiglieri di svolgere il proprio ruolo. Segnalo tra l’altro che nessun altro consigliere ha rilevato anomalie procedurali o tentativi, del tutto supposti, di censura. Mi auguro, e sono certo, che i colleghi continueranno a fornire il proprio contributo nel rispetto delle norme e della consolidata prassi di buon funzionamento degli Organi collegiali del nostro Ateneo, che può essere garantita soltanto dall’osservanza delle regole che sono a suo presidio.
Giacomo Pignataro
Rettore Università di Catania