“Milo Manara, tutti i ciak della seduzione” – Il sodalizio con Fellini in mostra ad Acireale

Il camionista non si attacca sul camion un quadro di Rauschenberg o di Jasper Johns, si attacca una bella pin-up. Devo alle mie pin-up il fatto di poter ancora divertire, di essere vicino alla gente: militari, camionisti, carcerati…”

Milo Manara.

Le figure femminili di Milo Manara sono seducenti, attraenti, affascinanti, essenza dell’erotismo più elegante. I nudi non sono mai fini a se stessi, non sono mai indecenti, mai volgari perché accompagnati da dettagli, da oggetti. Il disegnatore bolzanino ritiene che il novanta per cento dell’efficacia erotica di una figura sia affidato all’espressione del volto e degli occhi perché esprimono anche senza parole ciò che sta nella mente. “La vita è data dallo sguardo. Quando disegno una figura vista da dietro, normalmente cerco sempre di inquadrare almeno una parte della faccia, in modo da infondere un po’ di vita nella figuretta.” I suoi disegni hanno per oggetto le donne, ma mai donne-oggetto. “L’umanità farà un passo avanti decisivo quando sarà governata da donne”. “Ed ogni donna è erotica a modo suo ed ogni storia richiede una donna diversa.

Milo Manara nasce a Luson in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945 e seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma a un liceo artistico privato. Si trasferisce a Verona dove inizia a lavorare come assistente dello scultore spagnolo Miguel Berrocal e nello stesso periodo s’iscrive alla Facoltà di Architettura a Venezia. Grazie alla moglie di Berrocal, Manara scopre il Fumetto, di cui non era mai stato durante l’infanzia o l’adolescenza un appassionato e viene affascinato dal carattere di produzione in serie del medium, che lo discosta dall’unicità dell’opera d’arte pittorica per apparentarlo molto di più alla letteratura, anche nei confronti del pubblico di massa per l’accessibilità dei prezzi. Manara vede nel fumetto la possibilità di costruire un proprio ruolo nella società, anche grazie a un rapporto con la retribuzione, nel campo editoriale rispetto a quello artistico, più onesto e aderente alla società, e decide pertanto di provare a cimentarsi con questo linguaggio. È così che debutta alla fine degli anni Sessanta come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana “Genius”, e subito dopo in Jolanda de Almaviva, serie sexy di grande successo. Manara conosce Fellini nel 1983 grazie al giornalista televisivo Vincenzo Mollica, esperto di fumetti e critico cinematografico. Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico Fellini. Il grande maestro riminese, al quale Manara aveva dedicato una storia breve, Senza Titolo, lo aveva molto influenzato, soprattutto con 8 1/2. In seguito al loro incontro, Fellini gli chiede le illustrazioni per una sceneggiatura che pubblica sul “Corriere della Sera”. Da qui Manara, con il consenso del regista, trasforma il testo di Fellini in uno straordinario fumetto, Viaggio a Tulum, apparso su “Corto Maltese”. Il rapporto tra i due si consolida: Fellini rimette mano a uno dei suoi progetti più personali e insieme danno vita a Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, pubblicato da “Il grifo”. Manara realizza inoltre i manifesti dei film di Fellini Intervista La voce della luna. Manara illustrò la sceneggiatura di Fellini Viaggio a Tulum, pubblicata, nel mese di maggio, sulla terza pagina del Corriere della Sera. Da questa sceneggiatura nacque il fumetto Viaggio a Tulum, pubblicato sulla rivista Corto Maltese. Nel 1992 Il Grifo pubblicò la prima parte della seconda collaborazione fumettistica fra i due: Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet. Quando uscì il fumetto per errore nell’ultima tavola comparve la parola “fine”, mai utilizzata da Fellini in nessuno dei suoi film, perché il regista non voleva porre una conclusione all’illusione del cinematografo. Fellini interpretò quella parola “fine” come un segno del destino e pose fine alla realizzazione delle altre due parti, di cui doveva essere composto il fumetto (ci rimangono solo monche sceneggiature e sparuti bozzetti). Manara disegnò anche il manifesto del film Intervista e de La Voce della Luna, l’ultimo film di Fellini.

“Milo Manara. Tutti i ciak della seduzione” – La sensualità femminile e il sodalizio con Fellini raccontati in 60 opere è la mostra, che sarà inaugurata ad Acireale il 31 gennaio nella Galleria del Credito Siciliano di piazza Duomo, alle ore 18.30. Nella straordinaria occasione il maestro Manara sarà presente e incontrerà il pubblico. Un evento interessante e di grande spessore culturale se si pensa che Milo Manara è uno dei più grandi disegnatori e autori del nostro tempo. A partire da sabato 31 gennaio sino al 1 marzo sarà possibile ammirare le sue opere con ingresso gratuito dalle ore 10 all 12 e dalle 17 alle 20.

 

 

Cristina Chinaski

Cristina Chinaski nasce a Catania dove tuttora risiede. Ama viaggiare, fotografare, leggere, scrivere. Ha una passione viscerale per la musica, suona il pianoforte, colleziona vinili e adora il cinema.

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