A Berlino l’idea ha preso immediatamente piede e vitalità grazie al singolare progetto di trasformazione di alcuni alberi abbattuti per divenire vere e proprie librerie pubbliche gratuite: i tronchi sono stati trasformati in apposite teche, dove il passante può depositare il suo libro usato per una condivisione libera e gratuita della cultura.
L’iniziativa, che rappresenta soltanto il primo passo verso la creazione di una rete di eco-librerie cittadine a disposizione di tutti e che ha permesso di impreziosire le strade di Prenzlauer Berg, quartiere a nord del centro della capitale tedesca, è stata mossa da un principio di fondo rivelatosi essere motore dell’intera attività: la condivisione. Ed è proprio tale condivisione gratuita che ha permesso la diffusione di questa forma di commercio basata sul “baratto”, dove un blocco di legno apparentemente privo di utilità viene scavato e dotato di tante piccole finestrelle, protette da tendine di plastica che fungono da riparo dalle intemperie, al cui interno conservare, prendere e lasciare gratuitamente i tesori letterari di tutto il mondo, dai libri per bambini ai saggi storici, dagli intramontabili romanzi a lavori autoprodotti, creando delle vere e proprie mini-librerie, che possono contenere fino a un centinaio di volumi e che rendono il piacere della lettura accessibile a tutti.
“Il progetto Book Forest ( che ha ricevuto una spinta dal ministero federale dell’Educazione e della Ricerca) contribuisce a uno sviluppo sostenibile dell’istruzione professionale e si occupa di dare valore alla catena foresta-legno-libro – spiega l’associazione BauFachFrau – ed è stato sviluppato e realizzato come un approccio interdisciplinare, nato dalla cooperazione di esperti di foreste, carpenteria, falegnameria, media design, stampa e libri”.
E chissà che su questa strada non proceda anche la nostra Catania, dove non si può negare si stiano sviluppando, lentamente ma proficuamente, una serie di attività che sembrano dare più ampio respiro alla lettura e allo scambio.
A poco più di un mese fa risale infatti l’iniziativa portata avanti in Piazza Federico di Svevia dal Gammazita, associazione culturale nata dall’idea di un gruppo di giovani che, grazie alla partecipazione a un bando di concorso, sono riusciti a regalare alla città e ai suoi abitanti un luogo in cui unire armonicamente varie forme d’arte: lavori manuali e giocoleria, musica e lettura, per dare vita a Piazza dei Libri. È stato difatti creato un luogo di scambio e aggregazione che ha rivitalizzato l’interesse e la partecipazione nei confronti di quelle risorse tanto silenziose quanto stimolanti rappresentate dai libri e che ha permesso alla sede del circolo di assumere le sembianze di una vera e propria biblioteca culturale.
Siamo ancora lontani dal creare un network di librerie stradali “do it yourself”, ma si stanno gradualmente mettendo al proprio posto i primi tasselli che a lungo andare, con dedizione, potrebbero mutare il paesaggio urbanistico e rendere possibile anche a Catania quell’unione tra economia, eco sostenibilità e piaceri della vita, tra i quali rientra sicuramente la lettura. Consideriamolo un primo passo per partecipare al Book Swap.
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