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CATANIA – Violenza, scippi e rapine nel centro storico. “Mancano i controlli”, la denuncia di una cittadina

babygang

«A fronte di una diminuzione dei reati, si segnala un aumento degli arresti, segno che l’attività di prevenzione funziona e dà i suoi frutti», sono queste le dichiarazioni recentemente rilasciate da Salvatore Longo, questore di Catania, dopo aver tracciato un bilancio di tutti gli interventi compiuti nel 2014 dalle forze dell’ordine.

Eppure il clima che si respira a Catania sembrerebbe tutt’altro. La crescita degli arresti, la task force dei locali catanesi, i controlli sulla droga sono sicuramente dei dati positivi. Un’adeguata attenzione forse manca nei controlli nel centro storico: le baby gang, gli scippi e i rapinatori continuano a intimorire cittadini e negozianti, che invocano maggiori controlli. Molti dei fatti di cronaca che coinvolgono Catania potrebbero essere dei piccoli episodi di criminalità,  ma quello delle baby gang è un fenomeno che, se destinato a crescere, costruirà un città fantasma, una Catania in cui si ha paura di uscire il sabato sera, nonostante le pattuglie di polizia facciano avanti e indietro nelle strade della movida.

A sostegno di ciò, riportiamo la denuncia del titolare del pub Sax, già pubblicata sul gruppo Facebook Inciviltà a Catania:

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«Sono una normale cittadina. Forse troppo normale: lavoro onestamente, pago le tasse, cerco di sbarcare il lunario. L’attività è aperta da 9 anni e mezzo, operai da mantenere, tasse e tutto quello che concerne una vita normale. Questo almeno finché il centro storico è diventato invivibile. Ieri, come ogni sabato, ci guardavamo intorno sperando che non succedesse niente. Ma come ogni sabato c’erano le solite baby gang in giro a fare danno. Per tutti questi anni ho cercato di creare un ambiente selezionato, non somministrando alcool ai minori ma, arrivato il momento, ecco che iniziano le risse. Questi ragazzini che sembrino non aver famiglia iniziano a distruggere i locali vicini. I nostri vicini cercavano solo di difendere le loro cose, i loro sacrifici… e poi è arrivata la polizia a cavallo. Il gruppetto inganna la polizia a cavallo, fa il giro dell’isolato, e ritorna con transenne e bottiglie per distruggere tutto senza un reale motivo. E dopo toccò alle mie transenne, ai miei tavoli e puff…la polizia dov’era??? Noi donne siamo state costrette a nasconderci nei bagni e gli uomini a lottare per la sopravvivenza. Ci troviamo nel 2015 e le forze dell’ordine dov’erano? Un ragazzo che lavora da me è andato a chiamarli in piazza teatro, dov’erano fermi in un solo posto, ma il tempo che sono arrivati sono scappati tutti. E adesso??? Chi mi restituirà le cose rotte, chi mi ritornerà una nomina costruita negli anni? Le persone si spaventano a scendere al centro: risse, scippatori, baby gang…
Solo amarezza. Il centro storico era il fiore all’occhiello della nostra città e ora è una giungla. Ci volete portare a chiudere a mettere nella strada famiglie senza lavoro.
Cosa chiediamo? Controlli! Controlli quotidiani. A piedi, in auto, presenza costante. Solo così le persone riacquistano fiducia. Fiducia nel centro. Così le persone possano ricominciare a frequentare i locali in modo tale da far risalire l’economia, e per noi di non aver più paura anche di lavorare.
Spero che il mio messaggio possa essere colto e capito. E’ un grido disperato!
Manuela Sax»

 

A proposito dell'autore

Alessia Costanzo

Laureata in Filologia moderna, attualmente è direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict e lavora come copywriter. Dopo aver scoperto il Content marketing, la sua passione per la comunicazione si è trasformata, legandosi ai Social media, alla SEO e al Copywriting.