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Canone RAI, dal 2015 si paga di meno e in base al reddito

 

Ecco le ultime novità sul canone Rai. Si pagherà di meno e si terrà conto anche di altri fattori, come il reddito.

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno ecco che alcune scadenze diventano vicine ed è tempo della legge di stabilità, l’ex Finanziaria. Tra le proposte presentate dal Governo Renzi, ci sarà una riforma del canone Rai. Questa tassa è una delle più odiate e criticate dagli italiani. Tra le cause di tanto odio, scarsa qualità dei programmi offerti o l’obbligo di pagare un servizio non richiesto.

Ripartendo dallo slogan pagare tutti per pagare meno, il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto che l’importo dovuto sarà calcolato tenendo conto del reddito familiare (ISEE) e avrà un costo inferiore al canone precedente che era pari a 113,50 . Infatti oscillerà tra i 35 e gli 80 €, con un costo medio calcolato sui 60 €, anche se si allargherà la base degli utenti perché per non pagare la tassa bisognerà dimostrare di non possedere la TV o un qualsiasi dispositivo (tablet, smartphone) con cui sintonizzarsi sui programmi Rai, seguendo il modello inglese della BBC.

Infine il canone cambierà nome, diventando un contributo e si pagherà con la bolletta della luce.

 

Manfredi Restivo

Nato a Piazza Armerina ma cresciuto a Nicosia, laureando in Giurisprudenza presso l'Università di Catania, appassionato di libri, musica e sport, calcio e formula 1 su tutti, ha unito nel tempo la passione per il giornalismo iniziando a collaborare con la redazione di LiveUnict.

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