Nel bimillenario dalla morte di Augusto, Catania e tante altre città avviano le celebrazioni attraverso mostre, convegni e itinerari guidati.
Il potere, il simbolismo e un grande impero da sempre hanno reso Augusto, il pater patriae, una delle figure più affascinanti nei secoli. «Il lascito culturale del periodo augusteo – spiega Dora Marchese, il direttore scientifico delle Celebrazioni del bimillenario augusteo di Catania – è presente nelle nostre parole, nel nostro immaginario, nei segni monumentali con cui continuiamo a confrontarci. Augusto attuò un modello di governo di popoli ed etnie con distinte connotazioni e culture, gestito con efficacia, equilibrio e rigore, i cui fasti raggiunsero l’apice dello splendore nei primi due secoli dell’era cristiana, fissando uno degli ancoraggi più solidi della civiltà occidentale nell’incontro tra grecità, romanità e cristianità nel segno dell’universalismo».
Catania vanta uno dei programmi più ricchi e, assieme all’amministrazione comunale, ha organizzato quattro giorni di eventi, che avranno inizio domani. “Catania, Augusto e l’Impero” è il nome del programma catanese, promosso sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Giovedì 23 ottobre le Celebrazioni avranno inizio alle ore 17.00, al Palazzo della Cultura, dove si svolgerà una tavola rotonda su “Augusto: parole e simboli della cultura e del potere”, in cui interverranno Claudia Giuffrida, Dario Palermo, Giuseppe Salanitro e Dora Marchese. L’evento proseguirà e, per le ore 19.00, si terrà l’inaugurazione della mostra di Alessandro La Motta “Il mito, il viaggio e la passione”, introdotta da Aurelia Nicolosi.
Venerdì 24 ottobre si svolgerà, ancora al Palazzo della Cultura, l’analisi di una controversa figura femminile: Giulia, unica figlia dell’imperatore, violatrice della lex de adulteriis, denunciata e cacciata pubblicamente dal padre. Alle 17.00 verrà difatti presentato il libro “Giulia, la figlia di Augusto” di Lorenzo Braccesi che «Con uno studio ampio, minuzioso e molto ben documentato,- prosegue Dora Marchese – ha completamente ridisegnato la figura di Giulia, primogenita di Augusto, donna forte e volitiva per troppo tempo relegata in un ruolo negativo. Con la bravura del saggista, ma anche con la sagacia del detective, lo scrittore ci fa capire che Giulia, aspra contestatrice del padre e del suo ipocrita mondo di valori, non si accorse in tempo del baratro in cui sprofondava, giorno dopo giorno, spostandosi da posizioni di fronda a quelle di aperta congiura. Una donna moderna che merita di essere rivista con occhio lucido e imparziale». Interverranno Lorenzo Braccesi, Orazio Licandro, Dora Marchese e Fulvia Toscano, con reading di Alberto Bonavia. Il successivo appuntamento è previsto per le ore 19.00 con la proiezione del filmato Rai “Augusto, il primo imperatore”.
Sabato 25 ottobre l’appuntamento è fissato per le ore 10.00 in Piazza Università. Con una visita guidata a cura di Dario Stazzone, si potrà andare alla scoperta della “Catania romana” che, come ci spiega Dora Marchese, «Divenne colonia proprio per volere di Augusto nel 21 a.C. e rappresentò una svolta epocale nella storia della città che ebbe pace e prosperità. È stato quindi “naturale” da parte di Catania ricordare Augusto nell’occasione del bimillenario dalla morte, con una serie di eventi che per la loro ricchezza sono stati segnalati anche dal sito del Ministero dei beni culturali». Alle 17.30 ci si avvierà alla conclusione dell’evento al Teatro Sangiorgi, dove il sindaco Bianco poterà i suoi saluti. Si farà inoltre un salto nella storia orientale con l’importante lectio magistralis “Piramidi, mummie e Cleopatra: recenti scoperte”, tenuta da Zahi Hawass, egittologo e segretario generale del consiglio supremo delle antichità egizie; daranno il proprio contributo Christian Greco (direttore del museo egizio di Torino), Daniele Malfitana (direttore IBAM, CNR Catania) e Stefania Sofra (egittologa).
Domenica 26 ottobre le Celebrazioni si concluderanno con l’appuntamento in Piazza Università alle ore 10,00 con la visita guidata, a cura di Dario Stazzone, alla scoperta della Catania romana.
L’evento è gratuito e aperto a tutti, perché le Celebrazioni per il bimillenario augusteo non sono «nulla di anacronistico, anzi – come ci spiega il direttore scientifico dell’evento – Augusto è uno dei grandi protagonisti che ha posto le basi del mondo moderno. I suoi paludamenti sono stati acquisiti finanche dal fascismo che è storia contemporanea. Inoltre, il suo modo di fare politica, la sua abilità, la sua diplomazia, la propaganda con cui seppe celebrarsi, ed altre finissime strategie, sono tutt’oggi utilizzate dalla nostra politica».
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