Confermati dalla Cassazione glì arresti domiciliari per un impiegato dell’Ateneo dì catania che «vendeva» gli esamì di Medicina.
Finisce male la vicenda “esami venduti all’Università di Catania. La Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari per un impiegato dell’Università di Catania che in cambio di 250 euro per ogni prova orale ‘vendeva’ gli esami della facoltà di Medicina e falsificava ‘statini’ telematici. Acquirenti erano studenti che volevano la laurea ‘facile’, senza studiare, e che non si erano mai presentati ad alcuna verifica davanti ai professori. Con 19 esami ‘fantasma’, uno studente Francesco F. era riuscito addirittura a laurearsi.
Ad avviso della Suprema Corte chi commette questo tipo di imbrogli dietro compenso è una persona di «qualifica ta pericolosità» che merita la misura cautelare degli arresti domiciliari per via del suo inserimento nel contesto universitario e della reiterazione delle finte attestazioni per diverso periodo di tempo.