Dopo le numerose polemiche sul Piano Giovani, il presidente della Regione Rosario Crocetta sembra aver proposto l’annullamento dell’iniziativa, a causa del “metodo ingiusto” utilizzato.
Ancora da discutere il destino del Piano Giovani, che avrebbe dovuto dare la possibilità, a 3.000 giovani, di svolgere tirocini retribuiti presso le imprese siciliane. Dapprima i server hanno dato forfait, non reggendo il carico delle richieste ricevute, in seguito sono sorti problemi per via delle documentazioni necessarie per la presentazione della richiesta, così i centri d’impiego si sono svuotati e i giovani hanno potuto disporre di un servizio online.
Per saperne di più leggi anche Piano Giovani, finalmente disponibili online i documenti.
Adesso pare che il presidente Crocetta abbia richiesto l’annullamento del Piano Giovani: «Non credo sia un metodo giusto, perché escludere a priori chi non possiede un pc? Meglio allora sarebbe coinvolgere gli uffici del lavoro per dare modo ai ragazzi di presentare le domande». Pare che il Presidente voglia abolire il metodo in questione, a favore di una selezione diretta, che si terrà presso gli uffici, tra il 10 e il 13 settembre.
E ancora, riferendosi a quanto accaduto con i server, «Chi ha sbagliato pagherà. È stato creato un danno d’immagine incredibile alla Regione . Agiremo con molta durezza. Il software non ha funzionato, Italia Lavoro ed Ett probabilmente hanno sottovalutato la questione, ci sono profili di responsabilità», rassicurando tra l’altro i molti che erano rimasti danneggiati dall’episodio in questione.
Quante lacune nella gestione del Piano Giovani: da un’opportunità lavorativa ad un percorso ad ostacoli. Nell’attesa, prepariamoci a nuovi provvedimenti.