Il rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro interviene sullo stop all’insediamento del dott. Paolo Cantaro all’Azienda ospedaliero universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele”.
«L’Ateneo – spiega il rettore – è stato informato, da una nota dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, che l’insediamento del dott. Cantaro, previsto per ieri, è stato sospeso per una questione relativa all’applicabilità di una norma del recente decreto Renzi sulla pubblica amministrazione, questione che, secondo quanto rappresentato da fonti autorevoli sentite da questo Ateneo, si ritiene che non sussista».
«Auspico – continua il rettore – che la situazione si sblocchi il prima possibile. I gravissimi problemi organizzativi e gestionali di cui l’Aou soffre ormai da troppo tempo sono stati aggravati, infatti, da una situazione di precarietà del governo dell’Azienda, a causa del tempo occorso per la nomina del suo direttore generale. Il rischio di un’implosione della situazione è più che mai concreto, anche in considerazione del fatto che, per ragioni sia di natura personale, sia legate a recenti provvedimenti legislativi, non saranno in forza all’Azienda diversi responsabili di settore. Il prolungarsi di questa perdurante incertezza in ordine alla direzione aziendale non può che aggravare le conseguenze negative in termini di efficacia dei servizi erogati e delle attività istituzionali dell’Università e causare concreti danni di natura patrimoniale, con particolare riferimento anche allo stato dei programmi di edilizia in essere alla struttura».
«Confido –conclude il rettore Pignataro – che si provveda con la dovuta immediatezza ad assicurare all’Azienda una guida efficace, quale è quella rappresentata dal dott. Cantaro, che è stata concordata attraverso l’intesa istituzionale tra Ateneo e Regione, a cui si è pervenuti nello scorso mese di marzo. Tale intesa, per convincimento condiviso di entrambe le Istituzioni, rappresenta il punto di forza ineludibile per il rilancio della missione dell’Aou “Policlinico Vittorio Emanuele”, nel superiore interesse della comunità siciliana».