Lo avevamo anticipato qualche settimana fa, LiveUniCt è lieto di annunciare la presentazione ufficiale dell’atteso centro di produzione multimediale dell’Ateneo di Catania.
Prevista una conferenza stampa di presentazione dove interverrà il Rettore Pignataro.
Zammu’ Multimedia andrà a sostituire, accorpando tutto in un unico portale l’Agenda bda, Zammù TV e il sito di Radio Zammu’. Un progetto alla quale seguirà il rifacimento del sito del “Bollettino d’Ateneo”, obiettivo che consentirà di raggiungere degli standart web mirati per il settore della comunicazione e per dotarsi di uno strumento che veicoli i contenuti di e-learning e di orientamento alla scelta del corso di studi all’interno di una cornice adeguata al pubblico studentesco.
Appuntamento per il 12 giugno, alle ore 10,30 nella sede universitaria di via Umberto 285/b per la presentazione ufficiale del nuovo portale. Fra i presenti anche i ragazzi di Radio Zammu‘ che proprio negli scorsi giorni hanno guadagnato il premio come miglior radio universitaria italiana, nell’ambito del Festival nazionale delle Radio Universitarie 2014 (Novara 5-7 giugno).
L’obiettivo del nuovo portale ZammùMultimedia, che sarà la vetrina di quanto prodotto nel centro di produzione, è quello di offrire agli studenti volontari o stagisti – coordinati dai loro tutor professionisti – l’opportunità (e gli strumenti concreti) per fare televisione o radio, di occuparsi di giornalismo e new media, di informatica ed editoria multimediale, ma anche di valorizzazione della ricerca, tecnica cinematografica, fotografia, grafica.
Oltre ai contenuti collegati alla didattica, all’orientamento, all’attività dei centri di servizio e all’informazione sull’Ateneo, alla segnalazione degli eventi universitari e cittadini – già circa 200 video sono già realizzati e disponibili -, ZammùMultimedia propone le attività di sperimentazione provenienti dal COF (Centro di Orientamento e Formazione), dalle commissioni per la didattica e da singoli docenti: riprese di lezioni, conferenze, seminari e convegni; interviste a ospiti in studio; produzione di documentari di valorizzazione della ricerca; produzione di notiziari; presentazioni in video di relazioni scientifiche e infine riprese di spettacoli e performance musicali e teatrali o di avvenimenti sportivi.
Zammù, insomma, si conferma come un “brand” che intende essere uno specchio dell’università di Catania non soltanto come istituzione ma come comunità di persone: ricercatori e studenti, ex studenti, studenti futuri. La scommessa è riuscire a mettere insieme, con un dosaggio non indigesto, i video utili per la didattica online e per l’orientamento alla scelta del corso di laurea e prodotti multimediali capaci di rispecchiare le diverse forme di creatività giovanile, con un forte impulso alle attività culturali, nella convinzione che cultura e intrattenimento siano due forme di approccio che non si escludono reciprocamente.
Un servizio per gli altri organi di informazione. Zammù TV e Radio Zammù non sono house organ, non si tratta affatto di una radio e di una web tv “aziendali”, ma di un centro di produzione aperto e, per di più, disinteressato. Il sito è pubblicato sotto licenza Creative Commons e la diffusione dei suoi contenuti è affidata non soltanto ai social, ma alle televisioni locali ai webmagazine “amici”, che potranno riprendere, commentare o criticare i video, le photogallery, i file audio e tutti gli articoli prodotti. L’ambizione del nuovo centro di produzione multimediale è quindi quella di fornire contenuti freschi e originali. Essendo basato all’interno di un grande Ateneo, ZammùMultimedia gode di un uno sguardo particolare nei confronti del territorio e il suo carattere non commerciale permetterà di dedicare uno spazio considerevole alla sperimentazione di nuove idee, di questioni chiave e di talenti emergenti.
Tutto ciò è a disposizione della città e dei suoi mezzi d’informazione, che potranno riprendere e valorizzare gratuitamente quanto viene prodotto in questo particolarissimo laboratorio universitario, all’interno del quale vengono affinate le capacità tecniche ed espressive degli studenti, alle prese con forme sempre più complesse di lavoro, con le innovazioni della tecnologia, con i nuovi linguaggi.