1. L’emozione di avere un badge che ti permette di entrare in un posto pieno di libri, toccare quei libri, annusarli, sfogliarli, venderli e comprarli
2. Le pause con i colleghi spese a cercare di scoprire tutti i libri interessanti che comprerai l’ultimo giorno
3. Il selfie con Giorgio Chiellini e l’autografo per tua madre
4. I tuoi professori che passano a salutarti allo stand dicendo “Coraggio! È solo il primo giorno!”
5. Stefano Benni che autografa il libro appena comprato, giustificando l’assenza dal posto di lavoro
6. Il “salto” della coda per ascoltare Luciana Littizzetto con la giustificazione “sono del servizio interno e devo tornare a lavoro!”
7. Stefano Rodotà , Gustavo Zagrebelsky e l’Elogio alla mitezza di Norberto Bobbio: l’emozione di essere in prima fila e di comprendere l’importanza di “rimanere mitemente sulle nostre posizioni, perché la mitezza nutre le passioni”
8. Neri Marcorè che passa velocemente dallo stand dell’editore per cui lavori e concede una foto a te e alle tue amiche
9. La degustazione di vini in sostituzione della pausa cena
10. Francesco Guccini e il suo Nuovo dizionario delle cose perdute, la saggezza di un nonno che non vuole mettersi in posa nelle foto e dice “Mi vergogno come un ladro!”
11. Le impressioni, le stanchezze e le emozioni raccontate agli amici e colleghi alle 23:30 nel parcheggio deserto del Lingotto, mangiando di fretta un’insalata scondita
12. Marco Travaglio che parla per un’ora e ti sembra che siano passati solo cinque minuti, perché tu sai cos’è la mafia, ahimè!
13. Steve McCurry, l’entrata a metà presentazione, lo sforzo a comprendere l’inglese e quelle foto così “reali” che riuscivano a trasportarti nei posti da lui visitati
14. La gioia di poter invitare i tuoi amici più cari al Salone, fare pausa con loro e cercare di raccontare nel tempo di un pasto tutto quello che hai fatto in quei giorni
15. Le dodici ore sulle gambe perché, anche se hai solo 24 anni, “Non c’hai il fisico!”
16. Degli orecchini a forma di libro e la dedica della vita fatta da un autore poco più giovane di te
17. Il cercare di convincere la gente ad acquistare un prodotto e gli insegnamenti di uno “strano” datore di lavoro
18. Il timore nello sfogliare quelle copie di testi antichi esposte nel tuo stand
19. Gli editori dello stand accanto al tuo che ti ospitano nei momenti di “pausa abusiva”
20. Il profumo di carta che solo un lettore può apprezzare
La giovane fortunata studentessa spera di avervi trasmesso le emozioni provate e vi lascia con una citazione di colui che il libro e la lettura li conosceva sotto tutti gli aspetti:
“Finché so che al mondo c’è qualcuno che fa dei giochi di prestigio solo per amore del gioco, finché so che c’è una donna che ama la lettura per la lettura, posso convincermi che il mondo continua.”
Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore
Al prossimo SalTo!
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