Gli obiettivi dell’OMS per una maggiore consapevolezza della sessualità
Al giorno d’oggi, il Mondo è in continua evoluzione. Ogni cosa che ci circonda sembra essere in costante, inesauribile movimento. In ogni ambito ci troviamo dunque ad affrontare cambiamenti e, ovviamente, non si può non percepire l’evoluzione di ideali che, fino a poco tempo fa, venivano considerati immutabili.
L’educazione sessuale è da sempre stato un taboo, un tema difficile da affrontare nelle varie fasce d’età. E se non fosse più così? Se adesso si decidesse di affrontare l’argomento in maniera diretta e rendere i giovani più consapevoli del proprio corpo? Fin qui niente di strano. Tuttavia, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)ha ben altri piani e, in collaborazione con l’agenzia governativa tedesca per l’Educazione sanitaria, sta diffondendo nei vari Ministeri della Salute e dell’Istruzione di tutta Europa lo «Standard di Educazione Sessuale in Europa», dove si documentano le varie tappe che i bambini (già, parliamo proprio di tenere età)dovranno raggiungere per ottenere una maggiore consapevolezza del sesso e di ciò che esso implica. All’asilo, per esempio, i bambini dovranno cominciare a familiarizzare col proprio corpo e col raggiungimento del piacere, mentre durante gli anni della scuola primaria saranno istruiti sui cambiamenti che lo stesso corpo dovrà subire e sui metodi contraccettivi; soprattutto su quest’ultimo argomento è necessario che i “ragazzi” siano ben informati, sia dal punto di vista teorico, sia da quello pratico. Per quanto riguarda la fase adolescenziale, invece, verranno introdotti concetti di impatto maggiore, quali potrebbero essere una maternità in età precoce o il sesso dal punto di vista della prostituzione e della pornografia.
L’Oms si pone senza dubbio obiettivi audaci, nemmeno lontanamente concepibili fino a qualche decennio fa. Quello che siamo portati a chiederci è: quale può essere il motivo di tanta precoce consapevolezza di sé stessi, non tanto nell’adolescenza, quanto in età infantile? Le risposte a questa domanda possono essere molteplici, ma di sicuro ci sono alcune motivazioni più salienti di altre. E’ indubbio che ormai, fasce di età più o meno giovani siano sempre più esposte al bombardamento mediatico dal punto di vista sessuale in serie televisive, pubblicità, talk show…di conseguenza, si lascia ormai ben poco spazio all’immaginazione e all’ingenuità che simili argomenti dovrebbero comportare. Sembra quasi che l’ingenuità sia una caratteristica da debellare in ciascun individuo e che sia necessario essere svegli e scattanti per adempiere al meglio ai doveri che le società odierne impongono a ciascuno di noi. E’ giusto, quindi, costringere i bambini a crescere subito, senza rispettarne i limiti, solo per volere di una società che probabilmente un giorno potrebbe calpestarli senza alcun ritegno? Nell’attesa di una risposta, prendiamo atto di tali documentazioni. Inoltre, è già possibile trovare su Internet una petizione contraria a tale progetto, con la quale si chiede alla dott.ssa Margaret Chan, direttrice dell’Oms, di ritirare immediatamente la proposta al fine di evitare l’incoraggiamento nell’introduzione di comportamenti sessuali moralmente discutibili in tenera età.
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