“Ai miei tempi tutto era diverso”.Quante volte da piccoli ci siamo sentiti dire questa frase da genitori, zii e parenti? Ebbene sì, oggi è arrivato il nostro turno.
Negli ultimi decenni tante cose sono cambiate. I passi da gigante fatti della tecnologia hanno influenzato così tanto il nostro modo di vivere che siamo stati quasi obbligati ad adattarci ai cambiamenti. Senza dubbio anche l’apprendimento e l’informazione sono tra queste.
Il mondo dell’istruzione ha provato a non rimanere indietro. Dalle discipline informatiche, all’sms che avvisa i genitori dell’assenza del figlio, annullando la tanto amata “giustificazione” , si è passati all’adozione di e-book per un’ istruzione virtuale.
Anche questa volta l’America ha voluto prendere la palla al balzo, avanzando nell’innovazione eaccorciando le distanze tra docenti e studenti. Infatti, una società californiana, leader nel settore dei libri di testo digitali, ha progettato un software che monitora le abitudini di studio degli alunni che adottano i suoi e-book. Il sistema in questione si chiama CourseSmart Analytics(dal nome dell’azienda) ma è già stato ribattezzato il “Big Brother” dell’istruzione. CourseSmart, operando sulle cloud, registra e traccia le pagine lette come avviene in un comunissimo sito web. Non solo, oltre a questi dati, il sistema riferisce ai professori quanto tempo in media l’alunno ha passato sui libri virtuali e se ha sottolineato o meno.
L’azienda americana ha già diffuso la versione beta in alcuni college e università americane – come la Texas A&M University – ma ha intenzione di allargare i propri orizzonti.
Il progetto offre dei vantaggi soprattutto ai corsi affollati in cui i docenti non possono valutare periodicamente i progressi. Tuttavia, ogni studente ha un proprio metodo di studio e di conseguenza non a tutti è necessario sottolineare o leggere più volte uno stesso capitolo. Ma a questo il sistema non può ancora tenere traccia.
Tra i giovani studenti è già iniziato il toto-raggiro. C’è chi va sulla pagina da leggere e vi rimane facendo altre cose, oppure c’è chi suggerisce di sfogliare le pagine di tanto in tanto passando da un capitolo all’altro o sottolineare a caso. Una cosa è sicura, la fantasia degli studenti non si fermerà di certo ad una monitorazione on-line.
Durante i nostri primi anni di studi avevamo l’ora di informatica, in cui di innovativo c’era un computer con un sistema operativo vecchissimo e una connessione che gracchiava ogni volta che trasmetteva i dati.
Lasciatecelo dire, “ai nostri tempi tutto era diverso”!
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