«L’Ersu è un organo che ascolta gli studenti occupandosi di benefici economici, di servizi che diano sviluppo alla persona e alla volontà di migliorare e migliorarsi.»: nella descrizione, presente sul sito ufficiale, delle mansioni dell’E.R.S.U. di sicuro non vengono indicati i tempi, alquanto discutibili, con cui l’ente assolve ai suoi doveri. Da giorni gruppi di studenti si scagliano contro l’E.R.S.U., tentando di ottenere le tanto agognate borse di studio, che ogni anno vengono loro promesse. Ricostruiamo la vicenda, o meglio “l’odissea”, di questi “benefici economici” di cui i ragazzi non hanno ancora potuto godere: secondo l’art. 8 del bando, pubblicato nel luglio 2012, la prima rata dovrebbe essere corrisposta entro due mesi dalla pubblicazione delle graduatorie «o comunque entro il 31\12\2012»; la seconda invece entro il 306\2013.
Non poche sono state le critiche di ragazzi, come Monica, che in realtà non lamentano solo la mancata consegna della borsa di studio dell’anno 2012\2013, ma perfino la consegna della seconda rata delle borse di studio dell’anno precedente. In seguito all’incontro degli studenti con il presidente dell’E.R.S.U., datato 19 dicembre, si annuncia chiaramente che i pagamenti sarebbero stati effettuati nel mese successivo (gennaio 2013), oltrepassando quindi il limite imposto dallo stesso bando. Molti hanno lamentato il ritardo e il mancato rispetto dei tempi, perché nel caso in cui gli studenti non presentino le domande per i benefici economici nei tempi adeguati, vengono esclusi dall’assegnazione delle borse; non esistono difatti proroghe per inoltrare la richiesta, e c’è dunque chi chiede che i termini «perentori» non valgano solo per gli studenti, ma anche per l’ente stesso.
Il 31 dicembre, sulla pagina facebook ufficiale dell’E.R.S.U., si dichiara che la data fissata dal presidente per la consegna dei pagamenti è il 15 gennaio, e si fa riferimento a complicazioni nel passaggio della tesoreria dalla banca Monte dei paschi di Siena ad Unicredit. L’ente non ha forse tenuto conto dei tanti ragazzi , come MarioDose e Bruno, che necessitavano della borsa di studio per comprare i libri in vista degli appelli, che come ben sappiamo, si tengono a gennaio.
Tanti ragazzi si sono sentiti presi in giro, perché dopo essersi recati presso l’ufficio E.R.S.U, hanno appreso diverse date mai rispettate. Ecco quindi che i dissensi sull’operato dell’ente continuano a crescere e il 12 gennaio arriva una comunicazione da parte di Andrea Cappellani : il presidente, amareggiato per «i toni un po’ troppo accesi» degli studenti, individua la causa dei ritardi in questioni di ordine burocratico, ossia il già annunciato passaggio della tesoreria, e si impegna ad abbreviare i tempi nel cambio del gestore bancario; si scusa inoltre per il ritardo e precisa che la questione sarà risolta in pochi giorni.
Ma la situazione insospettisce, per esempio, Bruno: difatti l’ente aveva dapprima attribuito il ritardo a problemi del server, invece in seguito la causa sarebbe il già noto passaggio tra le due banche; ma la situazione desta ancora più sospetti, considerando che si è verificato una sorta di “scaricabarile” delle responsabilità tra la regione Sicilia e la banca. Il 19 gennaio, ancora una volta sulla pagina facebook, l’E.R.S.U. sostiene che i pagamenti verranno effettuati con certezza entro il mese.
Ed arriviamo ad oggi, giorno 24 gennaio, in cui non vi è nessuna traccia delle borse di studio, ma viene pubblicato sul sito ufficiale dell’ente un’ulteriore dichiarazione: sembra che siano state superate tutte le complicazioni e che sia stato autorizzato il passaggio della tesoreria; il 24 gennaio verrà firmato il verbale di passaggio tra le due banche, e le borse di studio dovrebbero essere assegnate entro la prossima settimana, in particolare si partirà dall’erogazione della prima rata per l’anno 2012\2013.
Le modalità di pagamento indicate sono queste:
1) Se la borsa supera l’importo dei 1000 euro, verrà versato sull’iban comunicato. Qualora non sia stato ancora comunicato i ragazzi sono tenuti a farlo per legge;
2) se l’importo non supera i 1000 euro ed è stato comunicato l’iban verrà accreditato sul c/c;
3) se l’importo non supera i 1000 euro e non è stato comunicato l’iban è possibile andare all’Unicredit.
«Questi sono soldi che ci spettano e ci spettano nelle giuste scadenze. Ѐ un nostro diritto studiare,ma sembra che per loro sia solo un optional»: si esprime in tal modo Monica, che considera l’università come un privilegio per via dei costi onerosi.
Uno degli sfoghi dei ragazzi in attesa della borsa di studio.
Ci auguriamo che l’E.R.S.U. mantenga al più presto le promesse fatte, perché il rischio di un’occupazione sembra essere imminente. Si spera che questa “odissea” si concluda e che le borse di studio possano essere consegnate finalmente ai ragazzi che ogni giorno compiono sacrifici per proseguire i propri studi.