Nelle ultime ore, in alcuni paesi del globo, sono stati registrati attacchi hacker che hanno bloccato migliaia di PC, mettendo a rischio la privacy e i dati degli utenti.
Secondo le prime indiscrezioni, trapelate da BBC news, l’attacco consisterebbe in una serie di “ransomware”, virus specializzati nel bloccare i PC, facendo apparire una schermata che chiede un risarcimento in denaro – da pagare tramite bitcoin – per ottenere lo sblocco del PC, tentando di “limitare” i danni. L’allarme è scattato in Gran Bretagna, a seguito della violazione dei dati personali registrati presso i sistemi informatici di alcuni grandi ospedali del paese. Immediatamente sono stati allertate le massime autorità, tra cui l’Europol, che ha preventivamente collegato l’attacco di queste ore ad una precedente violazione perpetuata ai danni del sistema sanitario degli USA.
Sono giunte altre segnalazioni anche da Russia, Ucraina, Spagna ed Italia, dove sarebbero stati bloccati i computer di un’università con il medesimo messaggio del ramsomware già diffuso nel Regno Unito; alcuni esperti del gruppo cyber – security hanno recentemente pubblicato un tweet nel quale sono stati accertati 36 mila casi di ramsomware, denominati “WannaCry”. La situazione è costantemente monitorata dalle agenzie internazionali, anche se per adesso non c’è stato modo di fermare l’attacco. Data la velocità elevatissima di diffusione – un attacco ogni dieci/venti secondi, sarebbe opportuno, per gli esperti, tenere spenti i PC per evitare il “contagio”.