Occhi azzurri, sguardo penetrante, sorriso beffardo e ricci forever young. Sì, care signore e signorine stiamo parlando proprio di lui, il sex symbol italiano per antonomasia: Alberto Angela. Adesso che vi siete riprese da questo momento di puro godimento astratto, proviamo ad elencare una lista dei difetti di questo uomo. No, a me sinceramente non viene in mente proprio nulla. Anzi, al contrario, suggerirei un elenco di buoni e validi motivi per amare il rampollo di casa Angela.
Lui, che con il suo divulgare ci ha tenute incollate al televisore per ben dodici sabati, ha davvero rubato il cuore di milioni di donne italiane, tanto da provocare una sorta di fanatismo (nel senso buono del termine) da parte di “groupie del sapere” – o meglio note come Angelers – esploso con la creazione di una movimentatissima fanpage a lui dedicata. Del resto il fascino dell’uomo colto è duro a morire. Gli uomini, tuttavia, non comprendono tutto questo clamore per il giovane e seducete Alberto. Gelosia? Chissà. Per chiarire un po’ le idee abbiamo deciso riportare i 7 motivi per cui le donne amano Alberto Angela.
Alberto non è altro che il figlio del sommo Piero Angela, divulgatore scientifico, giornalista, scrittore e conduttore televisivo, nonché uomo di immensa cultura che da tre generazioni infonde il suo immenso sapere grazie alle sue trasmissioni.
A differenza del padre che è un estimatore del calzino bianco il giovane Angela non sembra apprezzare questo tipo di indumento. E come dargli torto?
Direste mai che Alberto Angela ha 54 anni? No, nemmeno io. Nonostante il mezzo secolo di vita, il nostro paleontologo è più affascinante di molti giovani d’oggi. Possiamo dunque confermare che è un po’ come il vino: più invecchia e più diventa “b(u)ono”.
L’aspetto fisico non è tutto quello che conta, ma il nostro Alberto – oltre ad essere bello – è anche un uomo di immensa cultura e preparato su ogni campo, dallo scientifico allo storico. Inoltre per le sue numerose ricerche ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo entrando in contatto con luoghi, persone, etnie e realtà che noi possiamo solo immaginare (o conoscere attraverso i suoi documentari).
Come già anticipato nel punto 4, parafrasando il titolo del celebre film di Zurlini, potremmo definire Alberto Angela come “il divulgatore con la valigia”. Del resto cosa c’è di meglio di un uomo che ama viaggiare per il mondo, sfida il jet-lag e dedica la sua vita alla scoperta di nuovi luoghi? Non solo, cosa c’è di meglio di uomo che durante i viaggi può fare anche da Cicerone facendo toccare con mano la storia e la cultura di quel determinato paese?
Tuttavia durante i suoi viaggi non sono mancati i pericoli. Forse non tutti sanno che nel lontano 2002 Alberto e la sua troupe sono stati sequestrati in Niger da una banda di banditi mentre raccoglievano del materiale per una puntata di Ulisse. Il sequestro è durato solo 15 ore, ma come ha poi riportato lo stesso Angela sono state “15 ore terribili, da condannati a morte. Siamo stati tutti percossi, minacciati e poi derubati di tutto: attrezzature, soldi, fedi nuziali, orologi, cellulari, bagagli. Sempre sul filo di una tortura psicologica”. Nonostante il brutto episodio, Alberto non si è perso d’animo ed ha continuato a viaggiare alla ricerca di materiale per i suoi documentari. Che uomo coraggioso!
Grazie ad Ulisse abbiamo scoperto che Alberto Angela è pienamente consapevole del suo fascino e dell’effetto che fa alle donne. L’abbiamo capito guardando le sue espressioni: sguardo provocante tipico dall’uomo che non deve chiedere mai, occhiolino tattico e seducenti morsi alle labbra. Il tutto mentre discute della potenza dell’impero romano o della magnifica arte rinascimentale.
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