“In questi giorni nell’Ateneo catanese stanno avvenendo strani episodi”, esordiscono così i ragazzi del Collettivo Universitario Catanese, che hanno denunciato la presenza di eventi propagandistici all’Università di Catania.
Secondo gli studenti del Collettivo, nell’Ateneo catanese si svolgono incontri e conferenze con una chiara linea politica, come se dietro vi fosse la volontà di propagandare le riforme del Governo Renzi.
“Il 9 maggio – spiegano gli studenti – presso la Scuola Superiore di Catania si è svolto un evento propagandistico del Partito Democratico. Sì, avete capito bene: il Partito Democratico ha organizzato un proprio convegno (con tanto di loghi “Senatori PD”, e “Giovani Democratici” nella locandina) in una sede universitaria, a meno di un mese dalle elezioni amministrative che vedranno coinvolti anche alcuni comuni della Provincia”.
“Su 7 ospiti, 6 erano del PD o del Megafono, la lista coalizzata di Crocetta – continua il Collettivo – Gli interventi sono stati quasi tutti piccoli comizi autocelebrativi per il partito di Governo. E come se non bastasse al termine del convegno non è stato nemmeno consentito un dibattito con i presenti: il pubblico era previsto solo per dispensare qualche applauso, all’occorrenza. I senatori se n’erano già andati, e poi cosa c’era da dire?” si sono giustificati maldestramente gli organizzatori”.
Pioggia di polemiche anche per l’incontro, che si è tenuto un paio di giorni fa alla Scuola Superiore. Protagonista della conferenza la ministra Boschi che ha parlato della Riforma costituzionale. E a tal proposito il Collettivo Universitario Catanese spiega: “ L’Università non ha avuto nemmeno la decenza di invitare un docente di diritto, tanto per conferire all’evento una parvenza di scientificità. La ministra parlerà da sola, delle riforme da lei proposte. Le piace vincere facile”.
“Riteniamo indegno – concludono i ragazzi – che l’Ateneo organizzi eventi di questa natura, che hanno poco a che fare con la formazione e la costruzione di un reale dibattito accademico sui temi, puntando invece allo spot elettorale per il partito di Governo. Il rettore prende posizione in merito, o dovremmo pensare che qualcuno stia sfruttando l’Ateneo di Catania per costruire carriere politiche personali”.
Ma non è la prima volta. Tra le varie iniziative, le associazioni studentesche organizzano spesso eventi con un indirizzo politico ben definito. L’Università di Catania ha quindi chiarito la situazione e ha risposto alle accuse rivolte dal Collettivo Universitario Catanese.
“Per quanto riguarda l’incontro sul tema delle unioni civili promosso dai Giovani democratici – spiega l’Ateneo – è risaputo che l’università, in quanto luogo di confronto e dibattito, non è ostile a ospitare iniziative su grandi temi d’interesse anche politico e civile. Mentre non sono graditi incontri di propaganda elettorale (a eccezione delle elezioni studentesche). Tutto ciò in una logica assolutamente pluralistica, specie se l’ospitalità viene richiesta da associazioni politiche studentesche o da gruppi di studenti che militano in questa o in quell’altra formazione politica. Ciò è facilmente riscontrabile se si guarda alle numerose manifestazioni che si sono svolte in sedi universitarie, promosse dai più svariati soggetti e su diversi argomenti”.
“Per quanto attiene invece all’incontro – continua l’Università di Catania – che si è tenuto venerdì 13 maggio tra il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e gli allievi della Scuola Superiore di Catania, il pubblico e i giornalisti presenti a tale incontro e coloro che hanno potuto seguire la diretta streaming hanno potuto certamente notare che non è affatto mancato il contraddittorio. All’intervento del ministro sono infatti seguite le domande degli studenti, in alcuni casi con toni aspramente critici. In assoluta osservanza del pluralismo delle posizioni è già in programma un incontro (con data ancora da definire) al quale sarà invitato un illustre giurista che si oppone alla proposta di riforma costituzionale”.
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