Dall’11 al 18 giugno, nello splendido scenario che si affaccia sullo Ionio, si svolgerà la 62esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Taormina. Un Festival che ogni anno promette e porta a termine grandi sorprese.
A tal proposito, la general manager Tiziana Rocca ha rilasciato un’interessante intervista esclusivamente per i lettori di LiveUniCT.
Una sinergia quella tra DISUM e Taormina Film Festival che dura da anni. Da dove nasce questa forte collaborazione?
“Intanto la passione per la Sicilia, un amore incondizionato. Essendo napoletana mi sento siciliana d’adozione. E, poi, soprattutto la voglia di credere nei giovani, di investire nella loro formazione. Quest’anno ho voluto rafforzare questo rapporto. Sono voluta venire io in prima persona a parlare con i ragazzi, per far capire loro cos’è la macchina del festival e com’è produrre un festival, con tutte le difficoltà che si hanno. Grazie alla collaborazione con i giovani volontari ogni anno riusciamo a portare avanti questo enorme e ambizioso progetto. Ai futuri volontari voglio dire che lavorare al festival comporta grande fatica, sono solita chiamare quegli otto giorni “di apnea”, giorni concentratissimi in cui bisogna essere sempre pronti alle variazioni di percorso ed essere capaci di risolvere tutte le situazioni. Ma i risultati gratificano tutta l’energia impiegata. Per questo motivo continuo a sostenere quanto sia importante rivolgersi ai giovani e fare formazione.
Quest’anno sono anche diventata Ambasciatrice di Cambridge, quindi ci sarà una collaborazione con questa prestigiosa università. Verranno diversi professori a tenere lezioni, oltre ai docenti siciliani, per dare maggiore formazione ai giovani, in modo tale che quest’ultimi abbiano un quadro molto più ampio del mondo lavorativo, offrire una prospettiva diversa attraverso la quale capire meglio qual è la strada per il futuro.
Colgo l’occasione per ringraziare l’università di Catania per la disponibiltà e l’invito per presentare il mio ultimo libro, in cui è presente la prefazione di Eva Longoria”.
“Noi donne ci carichiamo sempre il peso maggiore, vogliamo essere mamme, mogli, donne in carriera e dobbiamo lavorare il doppio per dimostrare quanto siamo brave, non si sa perché, ma ancora nel 2016 in questo paese la figura della donna è considerata in secondo piano. In questo libro io voglio dare dei consigli, a donne come me, come te, che sono sempre impegnate. Non bisogna dimenticare che noi esistiamo. Ogni tanto dobbiamo pensare a noi stesse, prenderci un momento di pausa, pensare a qualcosa per noi. Il mio segreto è quello di ottimizzare attraverso l’organizzazione. Avere un programma completo della giornata e rispettarlo in modo da fare tutto. Io, ad esempio, ho tre figli con tre esigenze diverse. Però cerco sempre di essere presente, loro sono sempre con noi, li porto a Taormina, a Venezia. Siamo come un circo. Io e mio marito, Giulio Base, cerchiamo di non tralasciare i loro bisogni”.
In questi anni il Festival ha sempre sottolineato il ruolo fondamentale delle donne. Cosa ci sarà in serbo per la 62esima edizione?
“Ogni anno il ruolo delle donne è sempre stato forte al Taormina Film Festival. Posso dare una piccola anticipazione: quest’anno il presidente di giuria sarà una donna. Di solito sono sempre uomini, mentre qualche donna è solo tra i membri della giuria. Altre notizie che posso dare sono, innanzitutto la collaborazione con sponsor siciliani, in questo caso il make up artist Orazio Tomarchio con la truccheria Cherie. Inoltre, sempre per la valorizzazione del territorio, anche quest’anno sarà presente la sezione Filmaker in Sicilia: il vincitore avrà la possibilità di presentare il proprio prodotto a Los Angeles”.
Ultima domanda, cos’è il Taormina Film Festival per lei?
“La sfida di riuscire a fare in condizioni estreme un festival importante e riportarlo al successo e al prestigio con l’intento di dare la giusta fama alla Sicilia e a Taormina. Quando sto in America non faccio altro che parlare delle bellezze del territorio, di Taormina, del Teatro Greco. Non dico quanto sforzo ci mettiamo ogni anno a tirare su questo festival, dico solo ciò che è bello. Credo che si debba parlare delle cose positive della Sicilia, dell’Italia. Il mio lavoro è l’unico mezzo con cui possono confrontarmi. Se lavori tanto, le soddisfazioni arrivano sempre”.
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