Questo mese è segnato dalle classifiche delle migliori università italiane e, dopo quella stilata dal Sole 24 Ore, arriva quella sulla didattica stilata dal Censis.
La classifica raggruppa gli indirizzi universitari per famiglie omogenee di laurea:
• Gruppo economico -statistico;
• gruppo socio-politico;
• gruppo medico – sanitario;
• gruppo chimico farmaceutico;
• gruppo scientifico;
• gruppo geo-biologico;
• gruppo ingegneria;
• gruppo architettura;
• gruppo agrario;
• gruppo veterinario;
• gruppo giuridico;
• gruppo letterario-umanistico;
• gruppo linguistico;
• gruppo insegnamento;
• gruppo psicologico;
• gruppo sportivo;
• gruppo lauree magistrali a ciclo unico.
Ogni gruppo è destinato a far emergere quali sono le eccellenze specifiche di ogni ateneo e ad aiutare nell’orientamento universitario, dal momento che oggi la scelta della facoltà ricade su ben 47 corsi di laurea.
Ad aver ottenuto il maggior punteggio è ancora una volta l’Ateneo di Siena, primato che detiene da diversi anni. L’esperto Censis, Roberto Ciampicacigli, così parla dell’università toscana: “Siena è brava nell’aiutare gli studenti a studiare. È molto forte nelle borse di studio e nei contributi, dove ha 106, nei servizi, per sintetizzare: alloggi e mense, ed è efficace sul web e sui social, un settore che esaminiamo attraverso ben 86 indicatori. Per esempio, proviamo a mandare una mail agli indirizzi indicati dall’università stessa e verifichiamo se rispondono e in quanto tempo. Il punto più debole di Siena è l’internazionalizzazione, che misura fra l’altro quanti studenti hanno trascorso un periodo di studio o di tirocinio all’estero e quanto si spende per incoraggiare la mobilità internazionale”.
Sarà La Repubblica, il prossimo lunedì, a pubblicare la classifica completa su La Grande Guida.