Studenti sempre più OKI-Dipendenti

 un farmaco antinfiammatorio prodotto dall’italiana Dompé, usato per lo più in bustine da 80 mg di granulato per soluzione orale, il cui principio attivo, il ketoprofene sale di lisina, ha una funzione analgesica ed antipiretica. Sì, il protagonista in questione è proprio lui: l’Oki®, uno degli antidolorifici più venduti in Italia, indiscusso alleato nella lotta contro quei tanto fastidiosi mal di testa che caratterizzano le intense giornate di studio, capaci di rovinare i nostri migliori propositi. Chi ne fa uso, infatti, conosce bene la rapida efficacia di questo farmaco ed il suo gradevole sapore di menta, eppure da “amico” dei nostri sofferenti studenti l’Oki® sì è trasformato in una nuova sostanza da sniffare soprattutto fra i banchi di scuola.

Il fenomeno si è diffuso in particolare fra i ragazzi delle medie e si sta espandendo a macchia d’olio in tutto lo stivale.
Questa disdicevole “moda” sta spopolando in ambito scolastico, complice lo spirito di emulazione che spinge i giovani adolescenti ad imitare modelli comportamentali pubblicizzati dai mass media e reiterati dai compagni, i quali, a mo’ di vanto, riprendono le loro sniffate per poi caricare su Youtube i video delle loro goliardiche gesta.

Da nord a sud, sono numerose le segnalazioni di genitori e insegnanti preoccupati per questa pratica tanto stupida quanto deleteria. L’Oki®, pur non essendo uno stupefacente dai danni irreversibili come quelli provocati da eroina e cocaina, rimane sempre un farmaco, il cui uso sconsiderato può causare gravi problemi di salute. L’abitudine a sniffare, inoltre, potrebbe spingere i teenagers a sottovalutare il pericolo delle droghe, portandoli a provare sostanze sempre più pericolose.

Ai nostri cari universitari malaticci raccomandiamo sempre di leggere attentamente il foglietto illustrativo prendendo visione degli effetti collaterali, ricordando che L’OKI® SI ASSUME PER VIA ORALE NON NASALE!!!

Nadia Tosto

Autrice Nadia Tosto nasce a Catania il 29/09/1989. Si diploma presso il Liceo Socio-Pscico-Pedagogico di Acireale, paesino del capoluogo etneo dove tuttora vive. È da sempre appassionata di lettura, scrittura, cinema e arte. Ama il mare, il sole e il cibo della sua terra. È pignola, testarda e lunatica (ma ha anche qualche pregio che non svela). Frequenta la Facoltà di Lettere di Catania, sogna di lavorare nel mondo della scuola sebbene l'attenda un futuro da eterna precaria. Collabora con LiveUnict.

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Nadia Tosto

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