E’ ormai assodato. I ritmi universitari non sono un toccasana per la salute. Non per tutti, perlomeno. Se alcuni, infatti, sono riusciti a trovare nel circolo vizioso lezioni, vita indipendente, rapporti con i coinquilini, studio, vita notturna e poi di nuovo la stessa routine, ogni giorno, fino alla prossima, letale sessione d’esame, una nuova filosofia in cui credere, altri invece si ritrovano
vita da studente
«Come va, va!», «Mi accontento di un bel 18», «Mollo tutto e me ne vado ad Honolulu»: se avete pronunciato alcune di queste frasi, siete di sicuro nel bel mezzo della sessione estiva, ma soprattutto state affrontando una situazione di forte stress. Restare per ore, chiusi in una stanza, con un libro davanti, da soli (o assieme alle zanzare, inseparabili compagne della vostra sessione estiva), non