All’alba del concorsone per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari i posti disponibili sono molti meno rispetto al numero dei vincitori e le graduatorie scadono tra 26 mesi.
Chi ha superato il concorso non potrà ancora cantar vittoria: i posti disponibili per le assunzioni non saranno sufficienti per tutti. A settembre un solo vincitore su dieci riceverà il tanto ambito posto di ruolo, mentre per gli altri l’attesa non è ancora terminata. Passeranno alcuni anni prima che tutti gli insegnanti ricevano quello che gli spetta sulla base del concorso. Bisogna, tuttavia, tenere a mente un dettaglio rilevante: tra 26 mesi le graduatorie saranno ormai scadute.
Durante il concorso moltissimi candidati, ritenuti inadeguati, sono stati bocciati dai commissari, una scrematura che ha abbassato notevolmente il numero degli aspiranti ma che non è valsa a creare una giusta proporzione tra vincitori e posti disponibili. Sicuramente questo record di bocciati è stato, tuttavia, utile a far rimbalzare notizie poco lusinghiere sulla preparazione degli insegnati italiani.
Le cattedre disponibili messe a disposizione dal concorso sono in tutta Italia 17.299 e potranno essere distribuite per il tempo di validità delle graduatorie. I posti assegnati ogni anno dovrebbero essere 5.766, escludendo il 2016 (anno in cui non è stato possibile assumere), i vincitori dovrebbero ricevere quanto gli spetta tra questa e la prossima estate. A conti fatti, tuttavia, la richiesta sarebbe di 8.649 cattedre ma dopo trasferimenti e pensionamenti le cattedre effettivamente disponibili sarebbero soltanto 3.524 . A ciò si aggiunge che il 50% di queste sarà riservato ai precari, dunque i posti reali per i vincitori del concorso sarebbero appena 1.762.
Stando così le cose, sulla base dei dati comunicati dal Miur si stima che il numero dei posti per le assunzioni a tempo indeterminato nel 2017/2018 è di gran lunga insufficiente: un vincitore su dieci potrà ricevere il posto subito, gli altri saranno costretti ad aspettare in media altri 5 anni con lievi oscillazioni di tempo che variano di poco in base alla disponibilità di ogni singola regione.