In occasione del G7 e della visita dei Capi di Stato a Catania anche le Terme Romane di Piazza Dante sono state ripulite, dopo molto tempo, e rivalorizzate. La loro storia, tuttavia, è spesso sconosciuta ai più.
Quotidianamente gli studenti universitari del Monastero dei Benedettini passano intorno alle Terme Romane di Piazza Dante e con loro anche i numerosi turisti in visita al complesso monumentale ma le Terme rimangono sempre in secondo piano. Le erbacce e la sporcizia a lungo hanno deturpato la loro bellezza e la loro storia. Si è sempre parlato della Piazza, ma un po’ meno delle sue Terme che negli anni hanno quasi perso il valore storico che rappresentano per la città. In occasione del G7 anche le Terme sono diventate protagoniste della bellezza della città di Catania e la loro storia si lega all’intero complesso archeologico della Piazza.
Le mura che ancora oggi rimangono appartenevano a una domus privata, la cui estensione non è nota, di epoca romana imperiale. Si ritiene che la domus era una “casa a peristillio” cioè costituita da stanze che si affacciavano su un cortile centrale per mezzo di un portico colonnato. Sul lato occidentale rimangono ancora le basi di alcune stanze quadrate alle quali si andavano, probabilmente, ad aggiungere altre stanze delle quali rimangono solo poche tracce di muro. Al centro si estendeva il balneum, cioè il complesso termale, e vi erano quattro ambienti riscaldati attraverso l’ipocausto cioè un pavimento rialzato per mezzo delle colonnine sotto il quale c’era il passaggio per l’aria calda.