La reazione dell’Italia dopo la decisione di Usa e Regno Unito di vietare i dispositivi elettronici in cabina.
In Italia non cambiano le misure di sicurezza su tablet e pc in aereo. A stabilirlo è il Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti (Cisa), presieduto dall’Enac. Il Cisa si è riunito per esaminare la decisione di Usa e Regno Unito riguardo l’obbligo d’imbarcare in stiva computer e tablet sui voli provenienti da alcuni paesi arabi. Alla base della scelta dei due paesi c’è la paura di eventuali attentati terroristici tramite ordigni inseriti all’interno dei dispositivi elettronici. L’Italia non è d’accordo e la Cisa si esprime così.
“L’incontro odierno è stato convocato, in forma ristretta e urgente, dall’Enac per un’analisi delle recenti disposizioni di Stati Uniti e Gran Bretagna, che vieteranno l’imbarco in cabina di dispositivi elettronici (tra cui tablet e personal computer) sugli aerei in partenza da una lista di Paesi e aeroporti da loro individuati. L’obiettivo della riunione, pertanto, è stato il confronto delle informazioni in possesso dei vari componenti del Cisa ai fini di un’eventuale valutazione di misure aggiuntive a quelle già in essere, da disporre anche in Italia. All’esito della riunione odierna e a seguito dell’analisi condivisa delle informazioni al momento disponibili, in linea con gli orientamenti attuali dell’Unione Europea, non sono emerse evidenze tali da rendere necessario un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza già in vigore per il trasporto aereo, né l’introduzione di nuove restrizioni per i passeggeri come quelle disposte dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. Il Cisa, comunque, continuerà attraverso gli Enti che lo compongono a monitorare la situazione e a riconsiderare le disposizioni qualora emergessero nuove informazioni. Alla riunione odierna del Cisa erano presenti, tra gli altri, oltre che lo stesso Enac, che ne ha la presidenza e che è l’Autorità competente per la security del trasporto aereo delegati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri degli Affari Esteri, dell’Interno, delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Difesa, oltre che dal Comando Generale della Guardia di Finanza, dell’Enav e di Assaeroporti”.