Maltrattati, beffati e denigrati dalla politica, dopo le ultime pesanti dichiarazioni di Poletti, i giovani italiani chiedono le sue immediate dimissioni.
Dipinti come “bamboccioni” da Padoa Schioppa,“laureati sfigati” da Michel Martone, i giovani del Belpaese continuano a ricevere giudizi poco lusinghieri dalla politica. Gli ultimi arrivano con le dichiarazioni di Giuliano Poletti che li descrivono come degli “expat”.
Il ministro davanti alle telecamere della trasmissione Occhio alla notizia (Fano Tv) aveva affermato: “Se 100mila giovani se ne sono andati dallโItalia, non รจ che qui sono rimasti 60 milioni di โpistola’…Conosco gente che รจ andata via e che รจ bene che stia dove รจ andata, perchรฉ sicuramente questo Paese non soffrirร a non averli piรน fra i piedi“. Questa volta i giovani non abbassano la testa. Risentiti e stanchi di essere additati attraverso stereotipi e luoghi comuni, chiedono le dimissioni di Poletti, come segno di scuse da parte della politica e delle sue offese.
Facendosi portavoce della petizione, la studentessa Roberta Zezza su Change.org scrive : “In un Paese “vecchio”, che soffre perchรฉ i giovani laureati faticano a trovare un’occupazione degna di questo nome (..); in un Paese che proclama ministri persone che laureate non sono ma che pontificano sull’importanza di quest’ultima per trovare un lavoro; in questo Paese, da cittadina italiana, trovo doveroso chiedere le dimissioni immediate del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che, con le sue ultime dichiarazioni, ha pesantemente offeso quei giovani lavoratori che in virtรน del suo ruolo dovrebbe invece sostenere e difendere”.
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