Al Monastero dei Benedettini un convegno, organizzato dall’Università di Catania, dedicato ai costi psicologici e sociali della corruzione.
Delle conseguenze del malaffare si discuterà nel convegno “I costi psicologici e sociali della corruzione”, in programma venerdì 16 settembre a partire dalle 8, nell’auditorium Giancarlo De Carlo del Monastero dei Benedettini, promosso dal dipartimento di Scienze umanistiche (Disum) dell’Università di Catania, in collaborazione con l’Ordine nazionale degli Psicologi e le associazioni “Obiettivo legalità” e “Codici – Centro per i diritti del cittadino”.
Raffaele Cantone, presidente dell’Associazione nazionale anticorruzione, l’ha definita senza mezzi termini “un cancro del mondo globalizzato”. Sono molti gli effetti nefasti della corruzione: pesa sul Pil, allontana gli investimenti stranieri, spreca denaro pubblico, frena la competitività delle imprese, rallenta l’innovazione e la ricerca, allunga i tempi della burocrazia, mette a rischio il lavoro e i lavoratori…
L’incontro sarà coordinato dal direttore del dipartimento di Scienze della Formazione Santo Di Nuovo e dal presidente dell’Ordine nazionale dell’Ordine degli Psicologi Fulvio Giardina. Alla prima sessione, su “Prevenire la corruzione è possibile? Formazione e interventi” interverranno l’on. Nello Musumeci, presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia, con una relazione dal titolo “Gli anticorpi della politica nella lotta ai fenomeni corruttivi”; la prof.ssa Ida Nicotra, docente dell’Ateneo catanese e componente del Consiglio Anac; i docenti Giuseppina Mendorla e Salvatore Castorina e i dottori Giulia Cusumano, Rosa Ingiulla e Roberta Desiderio del Disum (“Siamo tutti corruttibili: disillusioni e fiducia nella legalità nel mondo giovanile”); l’avv. Manfredi Zammataro, responsabile dell’Ufficio legale di “Obiettivo legalità” e responsabile regionale di “Codici” (“Il ruolo dei corpi sociali e degli stakeholder nella lotta alla corruzione”), il dott. Dieter Höelterhoff, consulente per l’educazione, formazione professionale e migranti dell’Associazione per i diritti civili di Amburgo (“Corruzione e società civile”) e il dott. Alessandro Sorrentino, sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Catania.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, si terrà la seconda sessione del convegno, su “Corruzione e società civile”. Interverranno le docenti del Disum Giuseppina Travagliante (“Etica ed Economia: democrazia liquida e corruzione”) e Maria Vita Romeo (“Ecomafia: una faccia del pianeta corruzione”); l’avv. Ivano Giacomelli, presidente nazionale di “Codici”; il dott. Nunzio Sarpietro, presidente Gip del Tribunale di Catania, (“La risposta giudiziaria alla corruzione”) e il prefetto Antonino Cufalo, vice capo della Polizia e direttore centrale della Polizia criminale (“Le strategie del Dipartimento di Pubblica Sicurezza in materia di prevenzione e contrasto alla corruzione”).