A partire dal 1 gennaio vi saranno importanti novità per tutti i lavoratori fragili! Verranno infatti introdotte nuove tutele per chi è affetto da patologie gravi o croniche. Si tratta di specifiche categorie di lavoratori che avranno diritto a permessi retribuiti estesi e a una maggiore protezione, con il diritto alla conservazione del posto di lavoro. Di seguito tutte le novità a riguardo.
Le novità sui permessi retribuiti
Con la circolare n. 152 del 19 dicembre 2025, l’INPS ha fornito le indicazioni su come presentare la domanda per ottenere i permessi retribuiti previsti per esami e cure mediche. Questi permessi sono destinati ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, affetti da malattie oncologiche o croniche. A partire dal 1 gennaio 2026, la Legge 106 prevede l’aggiunta di 10 ore annuali, che si sommano agli ordinari permessi per malattia. Nello specifico, queste ore:
- devono essere finalizzate a esami strumentali, visite mediche, analisi cliniche di varia tipologia o cure mediche ricorrenti;
- vengono retribuite con un’indennità economica pari al 66,66% della retribuzione media giornaliera;
- spettano ai lavoratori che hanno un grado di invalidità pari o superiore al 74% e possono essere richiesti anche per assistere i figli minorenni affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, oppure da malattie invalidanti o croniche, anche rare, con invalidità pari o superiore al 74%.
Si ricorda che la nuova norma coinvolgerà esclusivamente i lavoratori dipendenti, mentre restano esclusi gli autonomi, gli iscritti alla Gestione separata e al Fondo Pensioni per i Lavoratori dello Spettacolo.
Novità per la conservazione del posto
La Legge 106 non solo ha introdotto più ore di permesso retribuito, ma ha anche garantito il diritto alla conservazione del posto di lavoro per i lavoratori pubblici e privati affetti da malattie oncologiche, invalidanti, croniche o rare. Questi lavoratori possono infatti richiedere un congedo straordinario fino a un massimo di 24 mesi, senza rischiare di perdere il posto. Durante questo periodo, non è prevista retribuzione, ma il lavoratore ha il diritto di tornare al lavoro alle stesse condizioni di prima al termine dell’aspettativa. Inoltre, non può essere sanzionato, demansionato, licenziato o trasferito in modo penalizzante.
Qualsiasi misura adottata in violazione di queste disposizioni è considerata nulla. Inoltre, il lavoratore:
- al termine del congedo ha diritto allo smart working;
- nei periodi di follow-up, può richiedere un cambio di mansione compatibile con il proprio stato fisico, previa certificazione medica.
Come inoltrare domanda
Per poter usufruire delle ore di permesso aggiuntive, il lavoratore dovrà ottenere dal medico curante o dallo specialista una prescrizione che attesti la necessità di visite o cure. Questa certificazione andrà poi presentata al datore di lavoro insieme alla richiesta di permesso. A questo punto il lavoratore anticiperà l’importo per conto dell’INPS, che successivamente potrà recuperare attraverso i flussi UNIEMENS.













