Assegno unico settembre 2025: L’assegno unico settembre 2025 porta con sé importanti novità per le famiglie italiane con figli a carico. L’Inps ha infatti comunicato le nuove date di accredito e gli aggiornamenti degli importi sulla base dell’adeguamento Istat. Un aumento dello 0,8% rispetto al 2024 e nuove soglie Isee rendono questo contributo ancora più rilevante per i bilanci familiari, soprattutto in un periodo di rincari generalizzati.
Assegno unico settembre 2025: date di accredito
Le famiglie riceveranno il pagamento della rata di settembre tra lunedì 22 e martedì 23 settembre 2025, con accredito diretto sul conto corrente indicato nella domanda. Dopo questa tranche, i prossimi pagamenti seguiranno il calendario ufficiale:
- 20-21 ottobre 2025
- 20-21 novembre 2025
- 17-19 dicembre 2025
Chi ha presentato la domanda per la prima volta, invece, riceverà la prima mensilità nell’ultima settimana del mese successivo alla richiesta.
Nuovi importi e fasce Isee aggiornate
Gli importi dell’assegno unico settembre 2025 variano in base all’Isee familiare:
- da 57,50 euro a 201 euro per figlio a carico;
- maggiorazione di 34,40 euro per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano e l’Isee non supera i 17.227,33 euro (bonus che decresce progressivamente al crescere del reddito).
Nel 2025 è stata anche alzata la soglia minima Isee, che passa da 17.090,16 euro a 17.227,33 euro, con l’obiettivo di adeguare gli importi alla variazione inflattiva.
Assegno unico settembre 2025, maggiorazioni speciali: chi riceverà di più
Oltre agli importi standard, alcune famiglie beneficeranno di maggiorazioni extra:
- +50% per ogni figlio sotto l’anno di età ;
- +50% per nuclei con 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro, applicata ai figli tra 1 e 3 anni;
- +150 euro al mese per nuclei con almeno 4 figli;
- contributi aggiuntivi per figli con disabilità (senza limiti di età ) e per madri under 21.
A chi spetta l’assegno unico
L’assegno unico settembre 2025 è destinato a tutte le famiglie con figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. Resta valido anche per i figli maggiorenni se:
- frequentano corsi scolastici o universitari,
- svolgono tirocini o lavori con reddito inferiore a 8.000 euro,
- risultano disoccupati o iscritti ai centri per l’impiego,
- partecipano al servizio civile universale.
Per i figli con disabilità non esiste alcun limite di età .













