A Catania, un gruppo di cittadini ha deciso di fare ciò che l’amministrazione comunale continua a ignorare: prendersi cura degli alberi, che rischiano di seccare. Stanchi di vedere le piante morire lungo le strade, nelle piazzette e nei parchi pubblici, questi cittadini hanno creato diverse mappe per monitorare gli alberi adottati e quelli che hanno bisogno di più cure.
L’amministrazione continua a trascurare le gestione dei propri alberi e delle proprie piante, lasciando così che il verde cittadino si degradi. Invece di aspettare interventi che non arrivano mai, i volontari si sono organizzati, prendendo su di sé una responsabilità che dovrebbe essere gestita dalle istituzioni. Fa riflettere che in una città come Catania siano i cittadini a doversi fare carico di una questione tanto importante per l’ambiente e la qualità della vita.
Il progetto CleanUp Sicily
A Catania un gruppo di volontari ha appoggiato il progetto “CleanUp SIcily”, che continua giornalmente a fare ciò che l’amministrazione comunale dovrebbe garantire: dare acqua agli alberi della città. Questi angeli custodi del verde hanno preso in mano la situazione. Così su base volontaria ogni giorno ognuno di loro si occupa degli alberi del proprio quartiere. Cercando di riportare il verde in piazze, parchi e marciapiedi dove attualmente albergano solo piante secche e abbandonate. L’iniziativa è stata avviata solo pochi mesi fa, ma già si stanno vedendo i primi risultati promettenti. Nuove foglie verdi, nuovi germogli freschi e nuovi fiori stanno pian piano iniziando a colorare le strade della città di Catania. Ogni piccolo cambiamento e miglioramento è una testimonianza del duro lavoro svolto da Cleanup Sicily e dell’impatto positivo che si sta avendo sul verde urbano.
Le testimonianze di alcuni volontari
Non si può parlare di volontari ma di veri e proprio angeli del verde, che ogni giorno trovano un momento per far del bene. È l’esempio del volontario Claudio: “ogni giorno mi muovo in auto con delle bottiglie d’acqua e, appena vedo un albero che ha bisogno, mi fermo e cerco di annaffiarlo con almeno 2 litri d’acqua. So che non è molto, ma quel piccolo gesto permette alla pianta di non soffrire troppo il caldo”.
A dire la sua sull’importantissimo progetto anche la volontaria Connie: “ho scoperto il gruppo Cleanup su Facebook e ho deciso subito di aderire. I fondatori sono persone davvero eccezionali: attenti, disponibili e sempre pronti a coordinare al meglio i vari sottogruppi, organizzati per quartieri e persino per paesi della provincia. La cosa più bella è che siamo semplici cittadini, uniti dalla voglia di fare del bene e salvare il verde delle nostre città, senza alimentare polemiche o divisioni. L’importante per noi è agire, investire le nostre energie in modo costruttivo!- aggiungendo- Personalmente, mi prendo cura di quattro alberi in via Lago di Nicito, portando loro l’acqua un paio di volte a settimana. È un gesto semplice, ma significativo. Spero davvero che sempre più persone si uniscano a questa grande onda verde e che il gruppo possa continuare a crescere. Insieme, possiamo fare la differenza per il futuro del nostro ambiente e della nostra città!”
Per entrare a far parte del progetto: https://chat.whatsapp.com/GWX7CF3MNKN8Wk0i5XSGgI
L’importanza delle aree verdi a Catania
Aree verdi, alberi, giardini, parchi sono importantissimi per una città come Catania. Rappresentano una solida risposta contro l’inquinamento. Gli alberi, oltre ad assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, migliorando la qualità dell’aria, fungono anche da filtro naturale contro le polveri sottili (PM10 e PM2.5), che come sappiamo hanno raggiunto livelli altissimi a causa delle cenere dell’Etna ancora presente in strada. Oltre alla lotta contro l’inquinamento, le aree verdi sono cruciali per mitigare l’effetto “isola di calore” urbano. Gli alberi hanno una forte capacità di abbassare le temperature, che come si sa in periodi estivi possono raggiungere anche i 40 gradi. Nonostante tutti questi benefici naturali, la città di Catania continua a perdere spazi verdi, sacrificati a favore di nuove costruzioni o lasciati all’incuria.