Il comitato cittadino messinese “Invece del Ponte” continua la sua lotta contro i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. In una nuova nota, il comitato denuncia che per gli annunciati 1750 nuovi posti di lavoro altrettanti verrebbero persi.
“L’analisi finanziaria per la realizzazione del Ponte non fa parte dell’analisi costi-benefici – sostiene il comitato -. Si dimentica che il ponte prevede la soppressione dei traghetti e con essi dei 1600 posti di lavoro connessi e non considera che almeno un centinaio di posti di lavoro vanno perduti con la chiusura delle attivitร espropriate”. La nota conclude sottolineando come i nuovi 1750 posti di lavoro sarebbero a tempo determinato. Inoltre, รจ stato ribadito il parere negativo del Comitato Scientifico su alcuni aspetti tecnici, come i costi del progetto o gli studi sul vento.
Il progetto dei lavori sul Ponte dello Stretto di Messina continua a suscitare polemiche e malumori sia tra i politici che tra i cittadini. Com’รจ stato risaputo, dal 16 aprile il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aprirร l’iter burocratico per il Ponte. Mentre giร dall’inizio del mese sono state avviate le procedure espropriative, che riguarderanno sia i cittadini di Messina che di Villa San Giovanni.
L’avvio dei cantieri per la costruzione del Ponte potrebbe avvenire giร questa estate, se le due fasi del progetto dell’opera venissero approvate in tempi celeri. Oltre al Ponte, รจ prevista una serie di interventi che favoriscano lo sviluppo della regione Sicilia, tra cui l’implementazione dell’alta velocitร sull’autostrada Palermo-Catania e molti altri progetti infrastrutturali.