Da Jack lo squartatore alla contessa vampira Erzsébet Báthory, passando per Dracula: gli uomini e le donne più crudeli di tutti i tempi.
La notte del 31 ottobre è sempre più vicina ed infervono i preparativi per la festa di Halloween. Per non arrivare impreparati a sabato sera ed evitare di presentarsi con la solita parrucca vintage o dentiera finta (ormai una triste e scontata tradizione di Halloween) abbiamo deciso di stilare una lista con i personaggi più crudeli di tutti i tempi al fine di darvi ispirazione per un travestimento decentemente pauroso, almeno quest’anno. Ce n’è per tutti i gusti: killer psicopatici, fanatici sanguinari, tiranni e diffamati.
Quest’ultima categoria è quella in cui troviamo i nomi di Attila e Dracula ovvero personaggi che non erano certo dei santi, ma la cui ‘leggenda nera’ fu costruita dai nemici. Difatti, in Romania Vlad III Dràculea (il Diavolo) è un eroe nazionale: è considerato un padre della patria. La propaganda nemica ne fece invece un mostro assetato di sangue. Certo la sua ferocia e la pratica dell’impalatura (usata spessissimo e valsagli l’appellativo storico di Impalatore) non gioca a suo favore, ma in realtà era già stata introdotta dai crociati nel XIII secolo.
Stesso discorso per il “Flagello di Dio” Attila. Il re degli Unni, era un abile negoziatore che fu a un passo dal diventare membro della famiglia imperiale. A tramandarlo come l’incarnazione del male fu la Chiesa (anche’essa non proprio incolume se pensiamo a Tomas de Torquemada e alla Santa Inquisizione), che si era attribuita il merito di averne fermato l’avanzata in terra italica. In realtà Attila aveva condotto i suoi contro l’Impero romano puntando alle sue ricchezze ma sperando sotto sotto in un inserimento nella società romana.
Poi c’è Erzsébet Báthory, una nobildonna ungherese del XVI secolo considerata la più spietata serial killer di sempre: cannibale, seduttrice bisessuale, diabolica seviziatrice, vampira e sadica, per almeno 20 anni torturò e sterminò più o meno 650 fanciulle. Attirava le ragazze con la promessa di un buon posto di lavoro, ma poi le faceva torturare nei modi peggiori. Aghi infilati sotto le unghie se non finivano il lavoro di cucito, il marchio del ferro da stiro sul viso se stiravano male, picchiate selvaggiamente, ustionate, buttate nei campi d’inverno, nude e bagnate, a congelare. Sembra inoltre che la contessa facesse il bagno nel sangue delle fanciulle uccise: credeva che ciò garantisse eterna bellezza. Sarà tutto vero?
Ben più nota la storia di colui che nel 1888 seminò il terrore nell’East End, una delle zone più malfamate di Londra. Eppure Jack lo squartatore non ha ancora un’identità, nonostante mille ipotesi. Alle sue cinque vittime (tutte prostitute) l’assassino non tagliava solo la gola, ma si accaniva sugli organi interni, rimuovendoli con perizia quasi chirurgica il che ha indotto a pensare addirittura ad un medico…
Passando ai tiranni ricordiamo i celebri tre del ‘900 (Hilter, Mussolini, Stalin) ed Idi Amin Dada, meno famoso sì ma considerato uno dei dittatori più eccentrici e sanguinari di tutta la storia africana: si calcola che durante il suo regime (8 anni) furono uccisi circa 300 mila ugandesi. Tra le sue torture quella di mozzare il pene e tra le molte accuse anche quella di essere un cannibale e di aver mangiato i corpi dei suoi avversari politici.
Poi c’è il marchese De Sade che in nome della libertà giustificò i comportamenti sessuali più estremi: a suo parere tutto (compreso il male) era lecito purché ci si lasciasse guidare dalla legge naturale del piacere. Conseguenza di questa argomentazione furono le pratiche che prendono il nome proprio da lui: il sadismo.
Per non farci mancare nulla, spostiamoci adesso in Medio Oriente: il primo nome a cui si pensa è quello di Osama Bin Laden, mente dell’attacco alle Torri gemelle di New York (e mandante dei quasi 3 mila morti fatti dagli attentatori). Combattente della jihad (la “guerra santa” islamista) è stato a lungo indicato dagli Usa come il perno dell’Asse del male, una serie di Paesi fiancheggiatori del terrorismo antioccidentale.
Dulcis in fundo, parliamo del califfo al-Ḥākim bi-amri llāh diventato tale a soli 11 anni sbarazzandosi presto del suo precettore, l’eunuco Barjuwan, ammazzandolo. Perseguitò cristiani, ebrei e musulmani sunniti (lui era sciita) demolendo chiese, confiscando terre, proibendo riti eterodossi e facendo arrestare chi non pregava come diceva lui. Arrivò a distruggere, nel 1009, la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, simbolo della cristianità. Vietò la birra, il miele, la vite, proibì le scommesse, la musica e gli scacchi e impedì alle donne di uscire di casa e persino di affacciarsi alla finestra. Chi trasgrediva era punito con la morte. Inoltre, si fece proclamare dio e abolì la sharia, la legge basata sul Corano, sostituendosi di fatto ad Allah: troppo anche per i musulmani.
La carrellata di cattivi finisce qui, avete scelto il vostro travestimento?