Buono fiere: è stato pubblicato il decreto attuativo del Buono Fiere per la promozione del Made in Italy. Successivamente alle problematiche economiche verificate durante la pandemia si penso ad una ripresa generale e con questo buono a partire dal 9 settembre, le imprese interessate possono prenotare il voucher per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia.
Buono fiere: in cosa consiste l’incentivo
Questo incentivo consiste in un contributo a fondo perduto, del valore massimo di 10 mila euro, pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese che partecipano a una o più manifestazioni fieristiche, che dovranno avere luogo nel periodo 16 luglio – 31 dicembre 2022. Potrà essere richiesto una sola volta ed è valido fino al 30 novembre 2022, termine entro cui i beneficiari dovranno richiedere il rimborso spese.
Tutti gli eventi saranno inseriti nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. All’interno di questo bonus sono incluse le spese per:
- affitto allestimenti, attività promozionali, trasporto, noleggio impianti e personale di supporto.
Bonus fiere: come effettuare domanda
La domanda dovrà essere effettuata con procedura telematica disponibile sul sito “www.mise.gov.it” dalle ore 10 del 7 settembre, prevede alcune verifiche preventive sul possesso dei requisiti tecnici e autorizzazioni, prima dell’invio vero e proprio. Con un riconoscimento di 34 milioni per il 2022, questo bonus verrà riconosciuto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino all’ esaurimento delle risorse.
Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico, ha commentato così l’iniziativa del bonus fiere: “Le fiere sono la vetrina delle nostre aziende, luoghi dove l’ingegno del Made in italy trova la sua collocazione ideale all’interno di spazi che puntano favorire l’incontro tra gli espositori e i visitatori di tutto il mondo”.
Aggiungendo che, questo buono contribuisce “sia alla promozione delle eccellenze del sistema produttivo nazionale sia alla ripresa del mondo fieristico, particolarmente colpito durante l’emergenza Covid ma anche dalle conseguenze del conflitto in Ucraina”